MOVIMENTI DI GUERRA NEL MEDITERRANEO 257 il colpo di Agadir valse a cementare definitivamente la Triplice Intesa. L’Inghilterra in particolar modo si sentì spinta nell’ingranaggio europeo dalla forza di quel principio che aveva diretto la sua politica estera nelle grandi epoche della storia (ai tempi di Filippo II, di Luigi XIV e di Napoleone I), di impedire cioè che una nazione predomini in modo assoluto nel continente europeo. Il re Giorgio V era persuaso che l’indirizzo dato da suo padre Edoardo VII alla politica inglese rispondeva esattamente alla situazione, e della stessa opinione era il ministro degli esteri Edoardo Grey; ma il ministero liberale-socialista, del quale egli faceva parte, costituiva un raggruppamento di tutte le forze democratiche col proposito di risolvere essenzialmente grandi problemi di politica interna trasformando tutta la vita inglese in senso sempre più democratico. Nonostante però quest’indirizzo politico, l’intimidazione di Agadir impressionò molto il Governo inglese, così che la tensione fra l’Inghilterra e la Germania si aggravò, e parecchi tentativi fatti per venire ad un accordo per rallentare la gara delle costruzioni navali fallirono. In complesso in Inghilterra sia l’opinione pubblica, sia il ministero stesso, erano divisi tra il desiderio di vivere in pace colla Germania e la tentazione di farla finita con essa; donde una nervosità ed un malessere che rendevano la situazione molto pericolosa. Il Governo francese, dimostrando fermi propositi conciliativi, accettò di discutere col governo tedesco sulla base di accordare un compenso territoriale pur di ottenere piena libertà di azione nel Marocco. Le trattative furono assai laboriose: nell’agosto anzi i negoziati vennero interrotti, perchè ogni accordo era parso impossibile: ma poco dopo furono ripresi e verso la fine di settembre si potè essere tranquilli intorno alla soluzione pacifica della questione; il trattato però fu firmato soltanto il 4 novembre. La Francia ottenne libertà di stabilire il suo protettorato nel Marocco pur di rispettare l’eguaglianza economica tra le nazioni e di mantenere la libertà commerciale; in compenso però essa cedette alla Germania dei territori del Congo francese (con una popolazione di poco più di un milione di abitanti), in modo che la colonia tedesca di Camerún potè raggiungere in due punti il fiume Congo e quindi confinare col Congo belga. P. Orsi: La storia mondiale - II.