LA TRIPLICE E LA DUPLICE 145 V si allarmò vedendo il Giappone affermare la sua potenza sulla terraferma cinese. Anche l’imperatore Guglielmo II desiderava far sentire la sua autorità nell’Estremo Oriente e perciò decise di appoggiare la politica dello czar sia per distoglierlo dai Balcani, sia per attirarsi le sue simpatie e cercare di distaccarlo dai legami stretti colla Francia. Quest’ultimo intento fallì, perchè la Francia, sebbene esitasse a disgustarsi col Giappone, mise al disopra di ogni altro pensiero il consolidamento della sua recente alleanza; perciò quando lo czar propose di imporre al Giappone con una manifestazione collettiva una modificazione della pace conclusa, la Francia aderì. E così Russia, Germania e Francia fecero insieme questo passo diplomatico. Il Giappone dovette rinunziare al Liao-tung e a Port-Arthur verso un aumento di indennità; ma adattandosi alle necessità del momento prese a coltivare nelPanimo i più ambiziosi propositi di rivincita, e consacrò tutta l’indennità di guerra pagata dalla Cina in armamenti colossali. Le grandi mire della Russia sull’Estremo Oriente rendevano meno vive le sue ambizioni sull’oriente europeo. In Bulgaria a lungo andare la dittatura di Stambuloff era divenuta pesante allo stesso principe Ferdinando, per modo che nel 1894 Stambuloff dovette dare le dimissioni (x). E poiché in quell’anno morì lo czar Alessandro III vennero a scomparire dalla scena politica i due uomini, nei quali si era personificato l’urto fra i due paesi. Il principe Ferdinando poi, per dare soddisfazione agli ortodossi, acconsentì che il figlio suo Boris venisse allevato nella religione ortodossa e il nuovo czar Nicolò II accettò di esserne padrino; allora riuscì facile al principe Ferdinando ottenere il riconoscimento ufficiale da parte del Sultano e di tutte le Potenze (1896); così dopo dieci anni di crisi restò risolta la questione bulgara. In Serbia invece nel 1894 l’ex-re Milan, nonostante l’abdicazione e la rinunzia dietro pagamento ad ogni suo diritto, se ne era ritornato a Belgrado e con un colpo di Stato aveva preso a governare a nome del figlio Alessandro I; l’Austria poteva dire di avere in lui un suo agente. Nel maggio 1896 ebbero luogo a Mosca le feste dell’incorona- (!) L’anno dopo Stambuloff fu assassinato una sera in carrozza per le vie di Sofia dai parenti di alcuni, ch’erano stati condannati a morte da lui. P. Orsi: La storia mondiale - II. 10