50 NUOVA FASE umiliati per le ingerenze delle Potenze ed esasperati per il mal governo di Abdul-Azis, ordirono una congiura contro di lui. Il ministro Midhat pascià fece innalzare alla carica di sceik-ul-islam, cioè dell’interprete supremo della legge religiosa, una persona a lui devota e potè poi ottenere da lui l’indispensabile decreto (Fetva), che riconosceva conforme alle disposizioni religiose la deposizione del Sultano perchè incapace. Nella notte dal 29 al 30 maggio i congiurati fecero circondare da truppe il palazzo del Sultano, poi si presentarono a lui e lo dichiararono deposto. Abdul-Azis dopo un breve scoppio di furore si lasciò condurre con la madre e le sue donne al palazzo destinatogli; pochi giorni dopo fu trovato morto nella sua camera da letto; si disse che in un accesso di furore si era suicidato aprendosi le vene con le forbici. Effettivamente aveva delle ferite al braccio, e un paio di forbici giaceva presso di lui; i medici dichiararono che la natura delle ferite e lo strumento che doveva averle prodotte permettevano di spiegarle come un suicidio; generalmente però si credette che lo avessero suicidato. Secondo la legge turca la successione spettava al principe più anziano della dinastia, il quale era allora Murad, figlio del predecessore di Abdul-Azis, Abdul-Megid. La sua elevazione al trono col nome di Murad V e la prevalenza di Midhat pascià nel governo furono salutate con piacere da quanti speravano in una rigenerazione dell’impero turco. Ma proprio in quei giorni l’Europa venne a conoscenza delle atrocità commesse dai Turchi in Bulgaria: sotto il pretesto che le truppe regolari erano occupate nella Erzegovina e nella Bosnia, il governo turco per reprimere le agitazioni della Bulgaria vi aveva mandato le bande irregolari dette dei Bascibuzù, le quali si abbandonarono ai peggiori eccessi, incendiando molti villaggi e massacrando più di 15 mila persone. Queste notizie suscitarono grande sdegno dappertutto, perfino in Inghilterra, dove (sebbene il governo di Disraeli si dimostrasse favorevole alla Turchia) ebbero luogo più di 200 meetings di protesta. * * * Approfittando della situazione la Serbia e il Montenegro si strinsero in lega ed incoraggiati segretamente dalla Russia dichia-