E DOMINII COLONIALI 239 però con zelo a stringere sempre più i legami fra le due Potenze alleate e a fomentare le speranze francesi nella rivincita. D’altra parte il buon accordo della Russia coll’Inghilterra dimostrava tutta la sua solidità negli avvenimenti della Persia. La rivoluzione incominciata colà nel 1906 non accennava a finire. Il contrasto tra il Parlamento e lo Scià Mohammed Alì diede origine a tutta una serie di colpi di stato, fino a che nel giugno 1908 il sovrano fece bombardare il palazzo stesso del Parlamento disperdendo con la violenza l’Assemblea. Seguirono agitazioni e rivolte (più importante fra tutte quella della città commerciale di Tabris), mentre i Kurdi della Turchia invadevano il distretto persiano di Urmia. I rappresentanti dell’Inghilterra e della Russia tenendo fede all’accordo stipulato si unirono per raccomandare allo Scià di rassicurare il paese rispetto al mantenimento della costituzione, ma lo Scià continuò nel suo tentativo di ristabilire il potere assoluto; ed intanto l’insurrezione si estendeva. Allora i governi russo ed inglese decisero di agire: truppe russe entrarono in Persia, occuparono Tabris, ed un distaccamento russo entrò nella stessa capitale Teheran per garanzia degli europei; ma pochi giorni dopo le truppe dei ribelli pienamente vittoriose nelle provincie si avanzarono verso la capitale e dopo alcune scaramuccia se ne impadronirono; lo Scià cercò un rifugio nella legazione di Russia. Allora un’assemblea di dignitari e di membri dell’antico Parlamento dichiarò deposto lo scià Mohammed Alì e proclamò in suo luogo il suo figlio primogenito Alì Ahmed, che contava 15 anni di età (luglio 1909) : fu assegnata una pensione allo Scià deposto, che andò a stabilirsi in Russia. La reggenza, che governò in nome del nuovo Scià, incontrò gravi difficoltà, ma riuscì a respingere il tentativo di restaurazione fatto nel 1910 dallo Scià deposto. Intanto la Russia, nonostante le proteste del governo persiano, manteneva la sua occupazione, dimostrando però molta moderazione per evitare ogni conflitto. In mezzo a questi contrasti cercava di infiltrarsi in Persia la Germania con iniziative di carattere economico: lo Czar, per eliminare gli impacci che ne derivavano alla politica russa, si lasciò indurre da Guglielmo II, che gli prodigava sempre grandi dimostrazioni di affetto, a concludere con lui un accordo (1911) dividendosi le zone ferroviarie, accordo che riuscì