328 LA TRAGEDIA DI SERAJEVO * * * Mentre i Serbi facevano saltare il ponte sul Danubio tra Semiino e Belgrado e si svolgevano i primi scontri austro-serbi sulla frontiera, continuava il lavorìo della diplomazia europea nel proposito di far cessare presto le operazioni di guerra ed impedire che essa si complicasse. Il ministro Grey propose di adottare come base delle trattative la risposta della Serbia, dando all’ Austria, per garanzia del mantenimento delle promesse serbe, l’occupazione di Belgrado; la Germania rispose che avrebbe trasmesso questa proposta all’Austria, la quale per conto suo asserì che ormai era troppo tardi per trattare pacificamente avendo già dichiarato la guerra. A sua volta il governo russo sollecitava Guglielmo II perchè insistesse su Vienna, affinchè l’Austria trattasse direttamente con la Russia, ed il governo tedesco accoglieva questa proposta con la stessa tepidezza, dicendo anche in questa circostanza che non voleva fare pressione sul governo austriaco, il quale da parte sua non si affrettava mai a rispondere alle sollecitazioni che riceveva. In mezzo all’ansia, che ormai tutta l’Europa provava nell’alternativa continua di timori e di speranze, il governo tedesco stesso al vedere avvicinarsi la minaccia della guerra europea parve voler arrestarla: il 29 e il 30 luglio Bethmann Hollweg dimostrò qualche disposizione ad accordi; ma anche questi ultimi tentativi per evitare la guerra furono presto sommersi dalla marcia rapida degli avvenimenti che si verificarono per le pressioni militari, specialmente in Russia. Quivi i capi militari erano molto preoccupati per la lentezza, con la quale nel loro paese, per la scarsezza delle ferrovie, dovevano svolgersi le operazioni per la mobilitazione; essi quindi insistevano presso lo Czar affinchè venissero presi i primi provvedimenti. Lo Czar che, come disse in un suo telegramma a Guglielmo II, condivideva intieramente lo sdegno immenso della Russia per la guerra indegna che era stata dichiarata dall’Austria a un piccolo paese, e prevedeva che non potrebbe resistere a lungo alla pressione che veniva esercitata su di lui, il 29 luglio propose all’imperatore di Germania di sottoporre il problema austro-serbo al Tribunale