48 NUOVA FASE conservare la pace; anche la Germania parve non curarsene molto; certo Bismarck nell’intimo del suo pensiero accarezzava l’idea di spingere l’Austria verso il sud, il che avrebbe poi col tempo potuto lasciare le popolazioni tedesche di questo impero più esposte alle seduzioni del pangermanesimo, ma questo era un ideale molto lontano; un altro scopo più vicino gli sorrideva, ed era quello di accentuare la discordia tra l’Austria e la Russia in modo da diventare arbitro della situazione; ma sicuro del fatto suo si contentava di sorvegliare gli avvenimenti lasciando al tempo la cura di svolgerne le conseguenze. Le tre Potenze quindi, che ebbero gran parte nella questione d’Oriente, furono la Russia, l’Austria e l’Inghilterra. La Russia pur coltivando le sue ambizioni non era ancor pronta ad agire, sia perchè non aveva atteso con grande energia a costituirsi la nuova flotta del mar Nero, sia perchè si trovava ancora impegnata nell’Asia centrale; perciò per parecchio tempo si tenne unita alle altre Potenze nei tentativi diplomatici, persuasa però a priori che tutto questo lavorio non avrebbe portato alcun risultato. Questa situazione curiosa, in cui si trovò allora il governo russo, di desiderare la guerra per le ambizioni tradizionali del proprio paese, ma nello stesso tempo di non affrettarla troppo, corrispondeva anche al carattere personale di Alessandro II, la cui indole mite e le tendenze pacifiche non gli impedivano però di ascoltare le lagnanze di quei milioni di cristiani ortodossi, che lo invocavano come loro patrono. D’altra parte egli aveva al suo fianco il ministro Gorsciakoff, che sebbene contasse ormai 77 anni di età conservava molta energia, e geloso della gloria di Bismarck meditava di chiudere la sua carriera con qualche clamoroso successo; si poteva quindi prevedere che la Russia avrebbe finito per intervenire direttamente nella questione. Più complessa e delicata era la situazione dell’Austria-Ungheria: l’imperatore Francesco Giuseppe e il suo ministro degli esteri An-drassy dopo la riconciliazione con gli Hohenzollern avevano concentrato le loro speranze di ingrandimento nella penisola balcanica; l’avere nella Monarchia molti sudditi slavi spingeva naturalmente il governo a difendere gli slavi soggetti al turco, ma nello stesso tempo esso dubitava di fare in tal modo il vantaggio degli altri, perchè da una parte temeva la formazione di una grande