VI. FUORI D’EUROPA Finita la guerra di secessione gli Stati Uniti dovettero attendere alla ricostituzione dell’unione del sud col nord. Era un problema assai difficile, e a renderne la soluzione ancora più laboriosa il Presidente ed il Congresso procedettero con due sistemi diversi: il Presidente Andrea Johnson (salito a tale carica per la morte di Lincoln) nominò in ciascuno degli Stati del sud un governatore provvisorio, il quale convocò un’assemblea facendola eleggere dai bianchi che non erano stati esclusi dall’amnistia; ma il Congresso non approvò i provvedimenti del Presidente e non riconobbe le assemblee nominate; esso accordò i diritti politici ai negri, stabilì che si facessero nuove liste elettorali e si nominassero nuove assemblee incaricate di ricostituire i singoli governi. I negri erano più di 4 milioni e si trovavano quasi tutti nel sud, dove appena ebbero ottenuto i diritti politici non tardarono a prevalere, perchè parte dei bianchi era stata privata del diritto di voto e parte si ritirò sdegnosamente dalla vita politica. Vissuti fino allora nella schiavitù e mantenuti sistematicamente nella più completa ignoranza, i negri diventarono facilmente lo strumento di alcuni avventurieri e politicanti scesi dal nord a sfruttare la nuova situazione; vennero quindi organizzati dei governi, nei quali predominarono i negri sotto la direzione di questi avventurieri, e i delegati di tali governi furono ammessi al Congresso, cosicché la ricostituzione materiale delPUnione restò compiuta. Ma questi nuovi governi del sud diedero esempi clamorosi della corruzione più sfacciata e dello sperpero del denaro pubblico, il che provocò una reazione terribile da parte dei bianchi ; questi finirono per servirsi di ogni mezzo anche violento per riafferrare il potere; per parecchi