III. DAL CONGRESSO DI BERLINO ALLA TRIPLICE ALLEANZA Al Congresso di Berlino la Russia fu rappresentata dal suo Cancelliere principe Gorsciakoff, che contava ormai 80 anni di età e dirigeva il ministero degli esteri dal 1856; egli aveva dato a Bismarck grandi prove dell’amicizia della Russia nei momenti più ardui della politica tedesca e si lusingava di vedersi sostenuto da lui e di poter quindi ritirare qualcuna delle concessioni promesse all’Austria e all’Inghilterra. Anche il rappresentante dell’Inghilterra Beniamino Disraeli, lord Beaconsfield, era già molto innanzi nell’età, contava 74 anni, ma si sentiva ancor pieno di entusiasmo giovanile ; sicuro del successo del suo lavorio diplomatico era venuto in persona a raccoglierne i frutti. Rappresentava l’Austria l’ungherese conte Andrassy, che dal 1871 dirigeva la politica estera di Francesco Giuseppe e l’aveva orientata verso i Balcani. Erano questi tre i personaggi, che dovevano in particolar modo lottare; fra di essi aveva promesso di farla da onesto sensale il Cancelliere dell’impero germanico, Bismarck, allora al colmo della gloria e del prestigio : egli fu nominato presidente del Congresso. I ministri degli esteri della Francia (Waddington) e dell’Italia (Corti) non presero parte molto attiva alle discussioni; come già nel Congresso di Parigi, anche questa volta il più giovane dei diplomatici là raccolti era il rappresentante della Turchia, Karathèodory (x). (x) Naturalmente ciascuno Stato mandò parecchi rappresentanti, ma la fama del primo eclissava gli altri; alcuni di essi però acquistarono poi grande importanza. Così a fianco di Bismarck sedevano nel Congresso Bernardo di Bülow ed il principe Hohenlohe Schillingfürst, che entrambi tennero poi la carica di Cancelliere dell’impero germanico; fra i rappresentanti dell’Austria