234 PROBLEMI INTERNI aveva deplorato l’intervista ed aggiunse : « Questa ferma convinzione che l’imperatore potè formarsi durante queste penose giornate condurrà il sovrano ad osservare d’ora in poi nelle sue conversazioni private quella riserva, che è indispensabile sia per una politica che proceda ordinata, sia per l’autorità della Corona. Se fosse altrimenti, nè io nè alcun successore potrebbe portare il peso di una tale responsabilità ». Bastò questo leggero rimprovero per calmare l’opinione pubblica, ma questo episodio diminuì la fiducia dellTmperatore nel suo Cancelliere; cosicché alcuni mesi dopo, Bülow, che se ne era accorto, non essendo riuscito a far approvare dal Reichstag la riforma finanziaria da lui proposta, con esempio nuovo in Germania approfittò dell’occasione per rassegnare le sue dimissioni. L’Imperatore per non stabilire il principio di crisi prodotte da un voto della Camera non accolse allora le dimissioni del Cancelliere; ma venti giorni dopo (il 14 luglio 1909) aderì al desiderio espresso da Bülow di ritirarsi e nominò Cancelliere dell’impero Teobaldo di Bethman Hol weg. All’abile e seducente diplomatico, che aveva esercitato un’azione diretta nell’avviare la Germania alla grande politica mondiale, succedeva un funzionario pratico e diligente, venuto su dall’amministrazione, ma poco versato nella politica estera, il quale diventò il semplice portavoce della volontà imperiale. Mentre dopo l’episodio de\Vintervista i deputati liberali si erano lusingati che il Reichstag acquistasse maggiore importanza nella vita politica della Germania, Guglielmo II non tardò a disilluderli; il 25 agosto 1910 a Königsberg pronunziò un discorso di tendenze assolutiste: « Qui il mio avo per suo proprio diritto collocò sul suo capo la corona reale proclamando ben alto e ben chiaro che essa gli era data dalla grazia di Dio solamente e non dalla volontà del Parlamento, delle Assemblee del popolo o per voto della Nazione.... Io considerandomi come l’istrumento del Signore vado per il mio cammino senza nessun riguardo per le vedute e le opinioni del mondo ». E quando nel Reichstag furono sollevate lagnanze per tale discorso, il nuovo Cancelliere rispose con tono molto diverso da quello adoperato da Bülow: « Il sovrano parlò a Königsberg, la città in cui vengono incoronati i re prussiani, che sono re per loro proprio diritto. Questo discorso è un’affermazione certamente energica del principio monarchico, sul quale riposa il diritto