332 LA TRAGEDIA DI SERAJEVO nulla ». L’Inghilterra respinse la proposta di negoziazioni di questo genere. D’altra parte la Francia e la Russia insistevano per spingerla nella lotta, ma Grey non voleva garantire l’intervento senza l’autorizzazione del Parlamento; perciò l’incertezza sulle sue decisioni finali durò fino a che non sopravvenne la violazione della neutralità del Belgio. Da lungo tempo lo Stato Maggiore germanico aveva studiato i progetti di guerra con questa mira ben decisa: schiacciare rapidamente la Francia mentre l’Austria avrebbe cercato di trattenere l’offensiva della Russia, sempre lenta nei suoi movimenti. Per ottenere tale risultato non bastavano la superiorità nelle armi e la rapidità nella mobilitazione; bisognava non perdere tempo attorno alle fortezze, con le quali la Francia aveva cercato di assicurare la sua frontiera. I formidabili campi trincerati, che correvano quasi senza interruzione da Verdun a Belfort, sopra una lunghezza di circa 280 chilometri, potevano essere girati soltanto da masse tedesche, che irrompessero sulla Francia attraverso i territori del Lussemburgo e del Belgio: bisognava perciò, per assicurare la rapidità del successo, aggredire la Francia attraverso questi paesi neutrali (1). Lo Stato Maggiore tedesco era talmente persuaso che l’offensiva era possibile soltanto dalla linea del Belgio, da fare esclamare in quei giorni al generale Moltke che « perfino la neutralità inglese per l’incolumità del Belgio sarebbe stata un prezzo troppo caro ». Il governo tedesco, mettendo le esigenze militari al di sopra di ogni altro pensiero, non esitò a violare la neutralità del Lussemburgo e del Belgio, pur pensando che ciò poteva fornire al governo inglese pretesto per un intervento. Il 2 agosto le truppe tedesche, senza far precedere la loro mossa da alcuna comunicazione, occuparono la città di Lussemburgo; (*) La neutralità del Belgio era stata fissata nel trattato dei 24 articoli dell’ottobre 1831 e confermata in quello del 13 aprile 1839, ratificati entrambi dalla Prussia; essa era stata di nuovo confermata nella convenzione dell’Aja del 18 ottobre 1907. Questa neutralità era stata concretata nell’interesse dell’equilibrio europeo; perciò se il Belgio la avesse lasciata violare senza reagire avrebbe con ciò soppresso la ragione stessa della sua esistenza. La neutralità del Lussemburgo era stata affermata nel trattato di Londra dell’11 maggio 1867, sottoscritto anch’esso dalla Prussia.