FUORI D’EUROPA miliano, e diventò per molti anni (eccetto dal 1880 al 1884) non solo il Presidente, ma il vero dittatore del paese. Seppe però assicurarne la tranquillità e con una buona amministrazione svolgere il progresso; molte ferrovie vi furono costruite e anche l’istruzione pubblica cominciò ad essere curata dal governo. Il Messico comprendeva n milioni e mezzo di abitanti; a differenza di ciò che si verifica nelle altre regioni americane, essi sono in gran parte di origine indiana. Nell’America centrale si era di nuovo risvegliato il movimento verso l’unificazione delle cinque repubbliche di Guatemala (1.500.000 abitanti), Honduras (330 mila abitanti), Nicaragua (350 mila abitanti), Salvador (660 mila abitanti) e Costarica (250 mila abitanti), e negli anni ’87 e ’88 si conclusero anche dei trattati per l’unione; ma questo accordo doveva essere sanzionato dalle singole legislature, ed intanto parecchie di quelle repubbli-chette si trovarono sconvolte da insurrezioni militari, che impedirono l’attuazione dell’Unione. Ma un altro problema riguardante l’America centrale attirava da lungo tempo l’attenzione del mondo, quello del taglio dell’istmo. Due furono i progetti che sembrarono più facilmente attuabili: quello da Colon a Pànama della lunghezza di circa 75 km. e quello da Greytown a Brito, che era più lungo (275 km.) ma aveva il vantaggio di attraversare per 90 km. il lago di Nicaragua; entrambi ebbero i loro progettisti e i loro fautori. Intanto era stata costruita la ferrovia da Colon a Pànama, che si dimostrò presto insufficiente ai bisogni del traffico. Gli Stati Uniti per lungo tempo non videro di buon occhio l’idea del canale ; avevano ancora in casa loro tanto territorio libero da sfruttare e non possedevano una grande flotta, cosicché giudicavano che quel nuovo mezzo di comunicazione avrebbe finito per giovare essenzialmente agli europei ed in particolar modo all’Inghilterra: temevano anzi, che questa Potenza possedendo l’isola di Giamaica e l’Honduras, potesse acquistare anche un predominio militare sul futuro canale. Inoltre le compagnie ferroviarie, che costruivano le grandi linee dall’Atlantico al Pacifico e desideravano tenere nelle loro mani il monopolio di quel traffico, combattevano ogni progetto di apertura di una via marittima fra i due oceani, e disponendo di grandi mezzi sapevano influire sull’opinione pubblica del loro paese. Per