242 PROBLEMI INTERNI anti-militarista. Tutto ciò si accompagnava ad un indebolimento del rispetto verso le autorità, al prorompere della indisciplina nelle amministrazioni e ad un acutizzarsi degli scioperi nei servizi pubblici. Toccò ad un socialista indipendente, Aristide Briand, divenuto presidente del Consiglio nel luglio 1909, di affermare la necessità di combattere energicamente l’anarchia introdottasi nei servizi pubblici e di occuparsi con amore della difesa nazionale. Naturalmente tale indirizzo distaccò dal governo molti socialisti e radicali; ma ciò nonostante il ministero Briand durò fino al febbraio 1911 e potè iniziare questa politica di difesa sociale antirivoluzionaria, mentre cercava di rafforzare la potenza militare della Francia; nello stesso tempo esso riuscì a far approvare dalla Camera parecchie importanti riforme sociali e specialmente la legge delle pensioni operaie. Ma dopo la caduta del ministero Briand si ebbe una serie di crisi ministeriali, che interruppero ogni utile lavoro. * * * In Inghilterra invece la lunga durata del ministero liberale permise ad esso non solo di attuare grandi riforme sociali, ma di modificare il carattere stesso del governo inglese. Naturalmente ciò avvenne soltanto attraverso una grave crisi costituzionale scoppiata per l’opposizione fiera della Camera dei Lords. Nell’autunno 1909 il Cancelliere dello scacchiere, Lloyd George, presentò un bilancio, nel quale per colmare il deficit propose dei provvedimenti che colpivano gravemente i ricchi e specialmente i grandi proprietari fondiari, mentre invece le tasse dei piccoli borghesi e della classe operaia venivano alquanto alleggerite. Le sue proposte furono approvate dalla Camera dei Comuni, ma incontrarono un’opposizione violenta da parte dei conservatori: si credeva quindi che il bilancio sarebbe stato senz’altro respinto dalla Camera dei Lords. Ma questa molto abilmente dichiarò che per una riforma così radicale occorreva sentire la voce del paese. Nonostante l’opposizione del governo e dei radicali, che dichiaravano che in tal modo i provvedimenti proposti sarebbero stati ritardati di un anno e che d’altra parte la Camera dei Lords si