Pubblicazioni sulla storia medioevale italiana tanto al modo e alla forma improvvisa con cui ciò accadde. Caratteristico fu il progetto di matrimonio col-l’imperatrice Irene, poiché ciò dimostra che Carlo intendeva di riconoscere, come collega, l’imperatrice greca. Sostiene L. Duchesne (i) che i Longobardi non rispettarono fino al punto ammesso da A. Crivellucci, i vescovadi d’Italia : molti ne disfecero, specialmente nell’Italia insulare. Peraltro i Longobardi fecero opera di barbarie, piuttosto che una vera persecuzione religiosa. A. Kleinclause (2) studia come si forino il concetto dell’ impero, come si svolse, come disparve. Egli pensa che il nuovo imperatore si facesse coronare da Leone III, a quel modo con cui i basilei di Costantinopoli si fa-ceano coronare dai patriarchi. Assai svolge 1’ A. la storia dei tempi posteriori a Lodovico il Pio. — H. Lidienfein (3) (1) Les evéchés d’Italie et l'invasion Lombarde, Mèi. d’archéol. et d’histoire, XXIII, 83, — R. Majocchi, Ancora un’osservazione sul Tesoro Rossi, Rom. Quartalschrift XVII, 348 (vi si contiene alcun che d’ autentico, specie del sec. VIII) — B. La-banca, Carlomagno e i due papi Adriaìio I e Leone III nell’arte cristiana, 2 ediz,, Torino, Bocca, pp. 191, 160 — Haus Wibel, Beiträge zur Kritik der Annales Regni Francorum und der An-nales qui dicuntur Einhardi, Strassburg, Schleser, '902, pp. 294. (Modificazioni e conferma delle opinioni di Fed. Kurzes) — Guglielmo Ohr, La leggendaria elezione di Carlomagno a Imperatore, Roma, Löscher. (G. Sickel ed altri sostengono che Carlo fu eletto dal popolo e coronato dal papa. Egli nega l’elezione da parte del popolo.) (2) L'Empire Carolingien, ses origines et ses transformations Paris, Hachette, 1902, pp. XVI, 614. (3) Die Anschaungen von Staat u. Kirche im Reich der Karolingern, Heidelberg, 1902 —Giov. Birot, Le Saint Empire du couronemente de Charlemagne au sacre de Napoleon, Paris, Le-coffre, 1903, pp. XVI, 272. (Scorsa rapida. Riguarda Napoleone come il successore degli antichi imperatori del Sacro Rom. Impero) — V. Capobianchi, Le origini del peso Gallico, Arch. soc. stor. Rom. XXVI, 5. (Appena qualche cenno sui pesi in Italia prima di Carlo Magno; ma il lavoro riguarda quasi soltanto la Francia.)