12 Nuovo Archivio Veneto satirica, e amorosa, che corre sotto il nome di go-gliardica non fu l’opera di una classe speciale di persone ; ad essa contribuirono anche italiani, (i) Monete. (2) Arte. (3) A. Venturi (4) colloca nella Scizia l’origine dell’arte barbarica. Si trattiene a lungo sul-1’ arte gotica in Italia, secondo quanto c’ insegnarono gli scavi di Nocera e Castel Tresino. I Longobardi (1) S. Sant angelo, Studio sulla poesia gogliardica, Palermo, Reber. (2) Collezione Gnecchi, Italienische - Münrstätten, 3 Abtheil. (Napoli-Zara), Frankfurt a|M, Österreich (Collezione di vendita). — V. Dessi, Ripostiglio di monete medioevali rinvenute presso Alghero, Riv. Numism. XV, 319 (di Alghero, Ancona, Bologna, Cagliari, Milano, Pesaro, Roma, ecc., dal sec. XIII). — E. Gnecchi, Falsificazioni di monete false, ivi, XV, 333 (con un elenco di monete false) — S. Ambrosoli, Un soldo d’ oro inedito dì Licinia Eudossia, Rass. d’arte II, 42 (d. E. nata a Costantinopoli 423, fu moglie a Valentiniano III, 462, e morì a Roma) — V. DessI, Due tremissi inediti di Carlo Magno, Riv. Numism. XV, 143 (furono trovati in Sardegna, insieme con due tremissi longobardi, portano i nomi di Milano e di Pisa). (3) B. Magni, Storia dell' arte italiana dalle origini al sec. XIX, vol. II, Roma. — C. Gurlitt, Geschichte der Kunst, Stuttgart, Bergstässer, pp. Vili 692 : VI 792. — G. Dehio, Kunstgeschichte in Bildern : II, das Mittelalter, Lipsia, Seemann, pp. Vili, con too tav., f.° — F. Witting, Die Anfänge Christlicher Architektur, Strassburg, Reitz, pp. VII, 103 (origine della basilica cristiana). — E. Grandmann, Gesch. d. Christ. Kunst, Stuttgart, Vereinsbuch, pp, VI 616 con 320 tav. — O. H. Gi-GLiOLi, / primordi dell’ arte italiana, Rass. Nazion. CXXVII, 486 (a proposito delle recenti ricerche del Venturi). (4) Storia dell’arte italiana, II. «dall’arte barbarica alla romanica», Milano, Hoepli, pp. XXIII 673. — L. Testi. Osservazioni crìtiche sulla storia dell’ arte a proposito di un ’ opera recente, Arch. st. ital. XXIX, 12 (riguardo al I volume della storia del Venturi : il T. crede del s. XI e non del VI il ciborio di S. Marco, attribuisce all’ arcivesc. Massimiano la cattedra di Ravenna, ecc.)