12 Nuovo Archivio Veneto siero (i). Cassiodoro (2). Dominio bizantino (3). La passio S. Sabini, come già Ruinart e Tillemont provarono, non è antichissima, ma del sec. V-VI ; probabilmente contiene qualche nucleo di verità storica ; cenno sulle reliquie del Santo (4). Valendosi sia degli scritti di S. Gregorio M., sia di altre fonti del tempo, E. Grisar (5) compose una curiosa e bella monografia sul modo con cui scri-veansi i libri in quell’ età. L. M. Hartmann (6) prosegue e compie la storia del regno Longobardo, dalla sua salda costituzione fino a Carlo Magno e alla ricostituzione dell’ impero. I Romani fecero sentire la loro influenza sui Longobardi anzitutto nelle cose ecclesiastiche ; 1’ arte è pure romana, e da romani venivano probabilmente fabbricate le armi nelle officine imperiali di Verona, Mantova, Concordia, Cremona, Pavia e Lucca. Al progresso della coltura opera efficace diedero alcune abbazie, sopratutto quella di Bobbio. La legislazione e la monetazione sono pure brecht, Die Consolatio Phìlosophìae des Beothius, Wien, Gerold, 1902, pp. 60. (Considerazioni linguistiche) — H. Hüttinger, Studia in Boetii Carmina collata, pars 2, Pr. Regensburg. (1) S. Brandt, Entstehungszeit u. zeistiche Folge der Werke von Boethius, Philologus, vol. LXII, fase. 1. (2) L. Ginetti, La legazione di Rustico a Bisanzio e le « Variae » di Cassiodoro, Torino, Bocca (Studi Senesi, XIX, fase. 3). (3) P. Martroye, L’ Occident à i epoque byzantine, Goths et Vandales, Paris, Hachette — D. C. Hesseling, Byzantium, Haarlem, Tjeenk Willink, 1902, pp. Vili 403. (alcune parti del libro toccano 1’ Italia, come lo schizzo (p. 108-116) sullo storico Procopio). (4) F. Lanzoni, La « Passio S. Sabini » o « Lavini », Rom. Quartalschr. XVII, 1 sgg. (5) H. Grisar, Il libro ai tempi dei Padri della Chiesa, specialmente di S. Gregorio Magno, Civ. Cattol. qu. 1268, p. 207. (6) Geschichte Italiens im Mittelalter, II, parte 2, Gotha, Perthes, pp. IX, 387.