32 UNGHERIA C'è lì una vezzosa, languida biondina, che delicatamente ritocca la sua « garçonne », mentre dietro una maschietta impaziente fa spuntare il visetto birichino per ricordare all’altra la sua attesa. Più in là una signora, dai capelli grigi, auch’esSa elegantissima, si ammira soddisfatta, compiacendosi del trucco perfetto che può ancora darle un’illusione di giovinezza. Una brunetta nervosa le sfiora accanto, frugando ansiosamente nella borsetta, in cerca della cipria e del piumino. Per tutto il succedersi di quegli specchi, le damine s’incipriano, si ritoccano le labbra, frenano il ricciolino ribelle, e terminano con una piroetta, con uno sguardo complessivo della testina irrequieta, alla punta dei piedini. Finalmente soddisfatte, si uniscono al cavaliere e al movimento generale che sempre più ferve nell'immi-nente spettacolo. Scorgi l’eleganza fine accanto alla barocca; l’impeccabile abito nero degli uomini contrasta con le vaporose vestine del gentil sesso. Se gli uomini fan pena sacrificati nello smoking, con i colli irrigiditi negli aderenti solini inamidati, signore e fanciulle sfoggiano la loro beltà rigogliosa, con scollature più o meno pudiche o velate appena da nubi di tulle evanescente. Alle otto precise, cessa il passeggio, il brusio