I TITOLI E IL BACIAMANO 21 separa rango da rango. Anzi è da notare che una signora giovane, parlando con un’anziana, la chiama subito « zia » e questa di rimando chiama l’altra « nipote ». Così avviene fra gli uomini ; i bambini poi chiaman zie e zii tutti, il portiere, il postino, il fornaio, il bidello, anche lo spazzino, stabilendo una parentela generale, senza sottigliezze .... C’è inoltre l’uso del baciamano che se in altre parti d'Europa è una raffinatezza dell’alta società, qui invece è abitudine generalizzata pur nelle classi medie. Qualsiasi signora si offenderà se il cavaliere lascia la sua manina, appositamente liberata dal guanto, senza averla sfiorata con il bacio rituale. Ci fu, tempo fa, una campagna accanita contro il baciamano, terribile fomite di malattie infettive, ma fu impotente contro l’abitudine, inveterata ormai, in questo popolo fin troppo galante e cavalleresco. Il saluto d’uso degli uomini alle signore, dei bimbi ai genitori, dei servi alle padrone è il « csókolom kezèt », bacio la mano. Se una signora entra in un locale pubblico, è assillata nell'atrio, nei corridoi, nel guardaroba da un coro di « csókolom kezét » che l’accompagna fin quando arriva a sedersi : portiere, guardarobiere, primo