99 sconti signore di Milano nel 1317 (1) e con Bologna nel 1321 (2), con Brescia nel 1325 (3), con Como nel 1328 (4), con Recanati nel 1328 (5) ; ottenne giuramento di fedeltà dal conte di G-orizia (6). Da Carlo re d’Ungheria ebbe facilitazioni al commercio veneziano in quelle parti (7). Colla Fiandra e coll’ Inghilterra era pure vivissimo il traffico, ed abbiamo un documento (8) dal quale risalta come, comperato lo zucchero in Levante, veniva poi spedito a Londra ove comperavasi del ricavo tanta lana che appresso si vendeva in Fiandra, e acquistati colà panni e telerie, si portavano a Venezia fornendone i bottegai pel consumo ed inviandone altresì in Dalmazia, in Levante ed altrove. Per tal modo i capitali in breve tempo si quadruplicavano, le ricchezze private aumentavano, il pubblico erario pei dazii profittava. Ed è meritevole di considerazione con quanta precisione fossero fin d’allora concepite le istruzioni che la Repubblica dava a’ suoi ambasciatori. Così stanziavasi nel 1310 circa all’ ambasciata in Fiandra (9) : « Che venga commesso all’ ambasciatore destinato per Inghilterra se mai si trovasse nelle parti di Fiandra, e se non andasse per quella via, commesso venga a chi parrà al doge e ai Consiglieri come la persona più idonea, quanto qui viene prescritto. Si dovrà presentare al conte di Fiandra ed (1) Libro Blancus. (2) Libro Blancus e Ghirardacci II. (3) Libro Blancus. (4) Marin, St. del Comm. ven. VI, 272. (5; Ib. 273. (6) 1313 Commem. I, 234. (7) 1316 Commem. I, 268. (8) Marin, Y, 306. (9) Commem. II, p. 65 t.° e Marin, V, 304. E già prima abbiamo lettere ohe concedono ai Veneziani libero commercio in Fiandra ed Inghilterra. Commem. I, 60, 61 anno 1304. E’ pure importante il documento di pace con Odoardo d’Inghilterra (1326) dopo una baruffa succeduta tra 'Veneziani ed Inglesi. Commem. II, 183 e III, 9.