Marco Cornaro e Giovanni Gradenigo liberati dalle carceri del castellano di Sench ; avea di seguito trenta cavalieri, ed altri dugento nobili. Levato su barche splendidamente addobbate fino a Treviso, fu condotto lungo il Sile nelle lagune, ove a s. Giacomo di Paludo attendevalo il doge accompagnato dalla veneta nobiltà nel Bucentoro. Fu alloggiato nei palazzi di Leonardo Dandolo a s. Luca e di Andrea Zane ; visitò la città accompagnato sempre dal doge a cavallo, e si fanno ascendere a diecimila ducati le spese a quell’ occasione, essendo costume dei Veneziani di mostrarsi sempre splendidissimi nelle accoglienze ai principi forestieri. Nè fu meno festeggiato il re di Cipro, che entrò dalla parte di mare. Nel partire di Venezia, accompagnato dal doge fino a Malghera (1), creò cavaliere Andrea Zane nel cui palazzo avea dimorato e ch’era venuto da Treviso, ove era podestà, a riceverlo per quindi condurlo sino ai confini, dirigendosi il re alla volta di Francia pieno dell’idea di eccitarvi una Crociata a danno dei Turchi, contro i quali avea teste eseguito una gloriosa spedizione insieme coi cavalieri di s. Giovanni. Il re Giovanni, che allora sedeva sul trono di Francia, accolse favorevolmente la proposizione e il venerdì santo del 1362 domandò la Croce al papa promettendo di mettersi in marcia prima del marzo 1365 e farvi entrare Edoardo re d’Inghilterra : il re di Cipro dal canto suo assunse di armare per la Crociata i principi d’Alemagna. Il papa ne scrisse ai Veneziani (giugno 1365) (2), ne scrisse loro altresì l’imperatore Cario VI, decretando un congresso in Bologna. Ma intanto che il papa così proponeva, esortava, grandi fatti accadevano in Oriente, ove era al- (1) Libro Novella 1 gennaio 1301 m. v„ pag. 222 t.° (2) Commera. VII, 48. Vol. Ili. .¿Q