82 strada dall’Adige al Po, passando per Verona (1); in Lombardia cercò di pacificare il paese e ravviare l’interrotto commercio del sale (2) ; in Germania fece studiare una migliore strada per la Francia (3); nè lasciò il commercio coi Saraceni e coll’ Egitto (4), onde fu uopo una nuova bolla di papa Benedetto XI a proibire la vendita di armi e di legnami agl’ infedeli (5). Nuovi patti strinse con Leone d’Armenia (1307) (6) e il primo trattato con Cipro (1306) (7), isola importantissima al commercio veneziano per la sua giacitura e per 1’ estrazione de’ suoi vini. Nè mancarono al tempo suo i rallegramenti in Venezia, perchè arrivato nel 1304 Pietro figlio di Dionigi re di Portogallo fu incontrato dal doge con venticinque senatori fino a Malghera e menato al Bucintoro che aspettava a san Geremia, donde fu poi condotto a s. Giorgio Maggiore con grande accompagnamento di popolo. Ebbe sontuoso convito nella sala del Maggior Consiglio con intervento di gran numero di gentildonne vestite di seta con riccliissimo sfoggio d’oro e di gemme, visitò la città, l’arsenale, e fu ricondotto con egnal pompa fino a Malamocco. E vuoisi che questo doge istituisse la festa della regata a distrarre il popolo dopo la congiura Tiepolo e con istraordinaria magnificenza adornasse il Bucintoro (8). Lasciò della moglie Tomasina (1) Commem. II, 160. (2) Libro Magnus Mag. Cous. 31 marzo 1302, p. 78. (3) Ibid. 26 nov. 1303, p. 150. (4) Ann. 1303, Pacta I, 23 a 25 e 120. (5) Libro Magnus, 27 genn. 1302-3, p. 110. (6) Pacta III, 48. (7) Pacta II, 72 e III, 34 e Marin, V, 299. (8) Nella Promissione Marin Zòrzi 1311 ag. 17 leggesi : Item cum poneretur pars quod eoja Dui Ducis et Bnceniaurus fierent per Co-mime et starei ipsa zoja in Procuratia et Bucentavrus Arsenatu, captimi fuit de stare firmi. Magnus e Capricornus, p. 139 t. Qui evidentemente Bucentaurus è un naviglio di lusso, e non come altrove ad uso di guerra o di traffico.