302 del governo (1), nulla le minaccie, onde fu uopo costrin-gervelo per le armi, incaricatone Carlo Zeno, allora bailo in Negroponte e dopo lui Giovanni Civrano, il quale al fine dopo lunga resistenza indusse il Mudazzo ad arrendersi. Le fortificazioni furono allora demolite, e alla custodia dell’isola rimase Fantino Zorzi con dugento balestrieri, e ancora nel 1397 troviamo 1’ invio di Pietro Emo ad Antoniotto Adorno governatore di Genova pel re di Francia, chiedendo di potere, non ostante la convenzione del 1381, riedificare e fortificare Tenedo a difesa della Cristianità (2). Notabili avvenimenti erano frattanto succeduti in Italia in questi ultimi anni, ed è uopo di brevemente raccontarli a schiarimento dei fatti susseguenti. La morte di papa Gregorio XI, avvenuta in Roma il 27 marzo del 1378, avea portato grande cambiamento nel sistema politico d’Italia. Riluttanti gl’ Italiani a riconoscere quella successione del potere papale in cardinali francesi, inaspriti dalle genti mercenarie eh’ essi aveano mandato a debellar la Romagna e che vi commetteano orrori, accadde che mentre era raccolto il conclave, il popolo di Roma tumultuante accerchiasse il palazzo gridando: Romano lo volemo lo papa, romano lo volemo o al manco, al manco italiano. Due banderali di Roma recaronsi in conclave e appresentatisi ai cardinali sposero quanto Italia e l’intera cristianità aveano sofferto dacché i Papi aveano tenuta lor residenza in Francia; i templi ed i sacri edifici di Roma in rovina ; alcuni cardinali non aver in tutta la loro vita visitate pur una volta le chiese di cui portavano i titoli; lo Stato pontificio occupato ed oppresso da (1) Carolilo e Comm. Vili, 38, 39. • .(2) Sindacato t. I, p. 172.