S52 di Galilea, fu ucciso una mattina nella propria stanza, ed acclamato il figliuolo Pietro II, ancora in tenera età (1). Ma all’ incoronazione avvenne che Paganino Doria console dei Genovesi in Cipro pretendesse, contro l’antico costume, la precedenza sul Malipiero console veneziano, dal che derivò furiosa disputa ed infine una zuffa in cui i Genovesi oppressi anche dal popolo (dacché si erano trovate loro addosso armi nello stesso palazzo reale ad onta di severa legge che ciò proibiva) furono quasi tutti trucidati (‘2). Non è a dirsi lo sdegno che ne fu sentito in Genova. Fu dato tosto mano all’ allestimento d’ una flotta per vendicare l’ingiuria ed il danno, ed intanto Damiano Cataneo veleggiò con sette galere ad inquietare i mari di Cipro. Il re volgevasi ad implorare i soccorsi della veneziana Repubblica, la quale desiderando di sfuggire la necessità della guerra, consigliavalo alla reconciliazione (3). Ma il Cataneo era intanto pervenuto ad occupare Nicosia il 16 giugno 1373, poi Pafo il 23 dello stesso mese, e distinguendosi non meno per valore che per generosità, rimandò libere sessanta donne cadute in suo potere, rispondendo a chi ne moveva qualche lamento : « Non è già per far prigionieri di questa sorte che la patria ne ha qui mandati ». Tratti generosi son questi che tanto più meritano ricordo, quando più sono pur troppo rari nella storia. Arrivava poscia Pietro di Campofregoso fratello del doge di Genova con trentasei galere e numerosa oste da sbarco e il 10 ottobre prendeva Famagosta ; e nelle sue mani venivano ancora lo stesso re, i suoi zii ed il suo consiglio. Così tutta l’isola facevasi soggetta ai Genovesi, i (1) Jauna'hist. generale des .Royaumes de Chypre et de Jerusa-lem, ecc. t. II, e Giblet Storia de’ Lusignani. (2) Jauna, Giblet, Uberto Foglietta. (3) Misti Senato 21 mag. 1373, p. 51 t.°