95 Ferraresi e la Repubblica, ritornava il Visdomino veneziano in Ferrara, riapriva i commerci coi soliti privilegi ed esenzioni dai dazii, colla sola limitazione che i mercatanti veneti non potessero condurre loro merci in Lombardia se non pel Po, al fine di avvantaggiarne lo Stato pontificio. Rinnovavasi altresì il compromesso nel Papa circa alla questione dell’ Istria ancor vertente col Patriarca d’ Aqui-leja, ed egli riconfermava la bolla di papa Clemente IV (1265-1268), che nessun legato potesse sottoporre ad interdetto i Veneziani senza speciale mandato del papa (1), mirando così, senza dubbio, a prevenire la rinnovazione di quanto era accaduto nella faccenda di Ferrara per opera dei due legati Arnaldo ed Onofrio. Il governo di Ferrara fu affidato da Clemente V a re Roberto di Napoli, capo della lega guelfa d’Italia, che vi mandò una guarnigione di Catalani sotto il comando del Banoli, ma tante ebbero gli abitanti a soffrire oppressioni e violenze, che il 4 agosto 1317 si sollevarono, e cacciati i Catalani richiamarono i principi Rinaldo ed Obizzo d’Este Non tardarono questi a mandare ambasciatori a Venezia annunziando il loro innalzamento e dichiarando voler mantenere buona pace ed alleanza, chiedendo anzi volesse la Repubblica interporre i suoi buoni uffici presso al Pontefice e scusare quanto era occorso per unanime volere e scelta del popolo di Ferrara (2). Gli ambascia- (1) Clemens eps servus servor. Dei ... ut nullus delegati/s vel sub-delegatus ab eo èxecutor seu etiam eonservator a sede deputatus eadem possit civitatem vrarn ecclesiastico subponere interdicto absq. speciali mandato sedis ipsius faciente de indulgentia hujusmodi mentionem. Pacta II, 67. Come potè dire il Tentori, seguito dagli altri, che il papa promettesse che i Veneziani non sarebbero in avvenire più scomunicati nè censurati dai romani pontefici? (2) Commemoriali II, p. 10 : Forma ambasciatae ex parte illu-strium virar. Doni. Baynaldi Azzonis et Obizonis marchiorum Esten-sium et protector. ac defensor, civitatis Ferrariae et districtus ad ho-