Capitolo Secondo. Bajamonte Tiepolo e sua congiura, — Avvenimenti che la precedettero. — Adunanza segreta in casa di Marco Quirini. — Discorso di questo. —Discorso di Bajamonte. — Orazione di Jacopo Quirini in senso contrario. — I congiurati si preparano all’impresa. — Furioso temporale. —• Combattimento in piazza., nella Merceria, a S. Luca. — L’ alfiere di Bajamonte accoppato da un vaso caduto o gettato dalla finestra. — Fuga dei congiurati cbe si asserragliano a Rialto. — Varie ambasciate ad essi per indurli ad arrendersi. — Decreto di bando e confinamento. — Agitazione continua nella città, — Punizioni e premii. — Il Consiglio dei Dieci. — Bajamonte a Padova e sue mene segrete. — Relazione di una spia. — Allontanato da Treviso, si reca in Ischiavonia. — Anclie colà tenta di agitare la Repubblica. — Scoperta d’ una nuova cospirazione in Venezia. — Il Consiglio de’Dieci vuole la morte di Bajamonte. — Considerazioni sulla sua congiura e sullo scopo di essa. Correva a questi tempi la veneziana Repubblica il massimo pericolo per la famosa congiura Quirini-Tiepolo. Varie sono le opinioni circa alla sua origine ed allo scopo ; considerandola alcuni come conseguenza della così detta Serrata del Gran Consiglio operata dal doge Pietro Gra-denigo nel 1297, altri attribuendola a motivi particolari di disgusto e di amicizia contro quel doge ; altri infine all’ ambizione di Bajamonte Tiepolo, e ai suoi disegni di rovesciare il repubblicano governo e costituirsi capo dello Stato (1). Condannato, infamato col nome di traditore dalla repubblica aristocratica, Bajamonte fu alzato a cielo e rappresentato come martire della libertà nei tempi della democrazia ; lo riguardò quella come un sovvertitore degli ordini esistenti, un tiranno : lo considerò questa come il protettore dei diritti del popolo, come colui che alle usurpazioni dei nobili volea imporre salutevole freno e ricondurre le cose alle an- (1) Cronaca Zancaruola ed altre. Voi,. III. 4