ciò tanto più, quanto che erasi già saputo, come un Zuane Lombardo da santa Maria Formosa continuava ad avere intelligenze con essi, essendosi perciò assentato dalla città, nè era poi comparso alla chiamata, e certo Marin Ferro andava e veniva portando ambasciate. Salvata così la Repubblica da tanto pericolo, furono resi atti di grazie all’ Onnipotente e decretato festivo il giorno di s. Vito (15 giugno) con solenne processione da farsi dal doge e dai magistrati a quella chiesa (1), nè fu lasciato di ricompensare quelli che aveano avuto parte nell’ abbattere la congiura. E prima Marco Donà fu dichiarato cou tutta la sua discendenza perpetuamente del Maggior Consiglio (2). Alla donna, che forse solo per inavvertenza avea lasciato cadere dalla finestra il mortajo che accoppò l’alfiere di Bajamonte, e la quale chiamavasi Giustina o Lucia Rossi, fu concessa la modesta sua domanda di poter far isventolare dalla sua finestra la bandiera di s. Marco nel giorno di s. Vito e negli altri dì solenni, e che i Procuratori di s. Marco, cui apparteneva la casa da lei abitata, non ' ne accrescessero l’affitto di quindici ducati che pagava, nè a lei nè ai suoi successori (8). Gli ufficii di quelli che pre- (1) Quod beatum festum S. Viti, occasione prosperi successi, quem contra eos cowpirantes in nos habuimus in ipse diesit de cetero semper sotemne et fiat semper orimi anno processio suo die, sicut fit in festo B. Marci et prandium per dominum ducerli. Presbiter 25 giugno 1310. (2) Barbaro Genealogie. Furono fatti del M. 0. anche Nicoletto ' Papacizza (Presbiter 13 giugno 1311), Simon Verardo (6 febb. 1311-13, |' p. 211), Zanino Papacizza (12 gen. 1312-13, Presb.), Matteo Stornello | (25 nov. 1313 Presb.). A torto dunque ciò nega il Tentori. Però alcuni cronisti ne nominano altri quindici che non risultano dai documenti. (3) Ciò risulta dall’istanza presentata da un suo discendente Nicolò Ilosso al Cons. de’Dieci nel 1468 controi Procuratori, che durante la sua assenza all’armata, aveano affittato quella casa per D. 28. E il Consi- . glio decretava : 1468 martii XI. Quvd in signum et memoriam illius supra dictae tantae rei prima sua domus, completo anno, supplicanti restituatur cuni afflctu ducator: quindecim in anno, sicut antea semper i solvebatur. Più tardi gli eredi stabilirono un contratto di livello per-