89 Distinto in vita ed in morto per la sua pietà religiosa, ordinava il doge Zorzi nel suo testamento, di cui affidava l’esecuzione ad Agnese sua moglie, a Zane (G iovanna) sua sorella, a Gracone Dandolo e Fiofio (Teofìlo) Morosini, procuratori di s. Marco, ed a Marco Yitturi : che oltre alla chiesa con monastero da lui fondata e dedicata a san Domenico, fosse pure istituito un ospizio a nutrire e custodire fanciulli indigenti di ambedue i sessi, a’ quali dovesse essere annualmente provveduto insieme cogl’ inservienti - e coi custodi onde avessero colà vitto e vestito, raccomandando inoltre che detto ospizio fosse possibilmente piantato in luogo vicino al monastero, al cui capo o guardiano dava l’incarico di visitarlo, correggervi i disordini e introdurvi i miglioramenti che più credesse opportuni (1). Che qualche istruzione dovessero ricevervi è assai probabile, non potendosi credere che fossero tenuti disoccupati, ed allora avremmo nel testamento del caritatevole doge Marino Zorzi un primo germe degli attuali Asili infantili. Un grande e degno personaggio era chiamato a sue- Giovanni cedere al doge Zorzi nella persona di Giovanni Soranzo dogo li.’ della contrada di sant’ Angelo. Figlio di Antonio procura- 1312. tore di supra (2), era nato nel 1240, ed erasi distinto per tempo nella milizia e nelle magistrature (3). Da podestà di Chioggia, divenne nel 1296 capitano di venticinque galee contro i Genovesi, prese Gaffa e la difese nell’ inverno (1) Ad nutriendum et conservanduni infantes et pueros indigentes minores etatis utriusque sexus pauperes et indigentes quibus providea-tur annuatim bene et sufficienter per nros Commissarios cum familìa ipsis necessaria de dictis òmnibus redditibus qui supererant a supra-dictis legatis, illud qnod sit suffkiens prn victu et vestitu ipsor. et cor. familiae. Testamenti Cod. CCCCLXXX cl. VII it. alla Marciana. (2) V’ erano Procuratori de supra, cioè incaricati dell’ amministrazione della chiesa di s. Marco, de cifra cioè di qua del Canale, e de ultra cioè di là, per le tutele e le commissario lasciate dai testatori. (8) Cic. Iscr. Ili, p. 404, 405. Voi,. III. 12