I,’ITALIA E L’ AUSTRIA vincoli della triplice alleanza, le aspirazioni nazio- nali serbe? E, a parte ogni questione di sentimento, corrisponde agl’ interessi suoi nell’ Adriatico una politica che miri sempre a favorire 1’ espansione dell’ Impero austriaco-ungarico nella penisola balcanica ? Distratti dalle dolorose vicende che all’ in- terno e all’estero hanno colpito in questi ultimi anni il nostro Paese, dalle sterili lotte parlamen- tari in mezzo alle quali si smarrisce il sentimento della Patria e dei suoi interessi, noi abbiamo trascurato quasi completamente di occuparci degli interessi nostri nell’Adriatico e di seguire gli av- venimenti che si svolgono in quella penisola bal- canica, che è tutt’ ora — e sarà forse per molto tempo ancora — il nodo della politica europea. Legati dai vincoli della triplice alleanza, ab- biamo creduto che nostro unico dovere fosse quello di secondare incondizionatamente l’Austria nelle sue mire e nella sua attitudine contro la Rus- sia, senza che a ciò fossimo obbligati da alcun patto. Ed è tanto vero che i patti della triplice non ci imponevano questa condotta, che la Ger- mania, alleata come noi, non ha mai voluto im- mischiarsi troppo in quelle questioni, e più d’una volta, quando l’Austria accentuò in senso aggres- sivo la sua politica, si trasse in disparte.