45 vertenze, onde così la cosa andava per le lunghe (1). Non ristava per questo la Repubblica di maneggiarsi vivamente colle ambasciate, colle lettere, colle più vive rimostranze ad ottenere che i ribelli o, come erano chiamati, i traditori fossero allontanati dalla città e dal territorio. Furono elette giunte, nominati arbitri, date belle parole e promesse, ma pel vero non venivasi mai ad mia conchiusione, onde soltanto il 21 febbraio 1318 fu definitivamente stabilito che i ribelli dovessero allontanarsi (2), e il decreto fu poi confermato il 17 aprile, pubblicandosi i nomi di quelli che si dichiaravano banditi dal territorio trevigiano (3). Il nobile Artico della Rosa, che molto erasi adoperato in favore della Repubblica, fu dichiarato nobile veneto (4). Bajamonte costretto a lasciar Treviso si ritirò nella Dalmazia, ove per parte dell’ ava, una principessa di Rascia, teneva ricchi possedimenti ; gli altri ribelli si dispersero ; parecchi, trovati fuori del confinamento, furono uccisi. A questo punto della vita di Bajamonte tutt’ i cronisti e gli storici ci abbandonano, solo contentandosi alcuni di farci sapere che morì in Dalmazia intorno al 1328. Ma era egli a credersi che un uomo della tempra di Baja- (1) Verci, t. V, Doc. 743. (2) Verci, Doc. 862, t. Vili, p. 102. Eo die curiis antianor., et comulum cois Tarv. Supragastaldionum et -octo sapientum elector, super custodia et ìnunitione civitat. Tarv. et districtus coram dicto Dno Pot. in Camino consueto Palatii cois Tarv. omnes prodìtores alias banniti per eoe Venetiar. licentientur de civitat. Tarv. et districtis et voce preconia clametur q. non audent habitare in civ. Tarv. et districhi ; et si sunt debeant incontinenti recedere et hoc secundum re-formationem Consilii CCC cois Tarv. alias super hoc. factam . . . (8) Erano Simoneto Quirini, Nicolò Quirini Durante, Andrea Doro, Nicolotto Barbaro, Pizzagallo Quirino, Nicoletto Barozzi, Tomaso Ba-doer, Nicolò Quirini il Zoto, Nicolò Quirini figlio di Marco, Bajamonte Tiepolo, Pietro Quirini dalla Cagrande, Nic. Vendelino, Nicoletto ed Andrea Tiepolo, Tomaso Quirini di s. Trinità, e Pietro Ba-doer di s. Giustina. (4) 17 giugno 1815 in M. 0.