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    Così fu sventata la congiura prima ancora che scoppiasse e, avviata la inchiesta criminale, i colpevoli furono condannati, quali alla morte, quali alle carceri, altri al confinamento, alcuni vennero riconosciuti innocenti e restituiti a libertà (1). Il Trevisan contemporaneo e del Consiglio de’ Dieci narra nella sua cronaca che furono impiccati alle finestre del palazzo, cominciando da quella coll’arcata sostenuta da due colonne di marmo rossiccio, donde il doge soleva farsi spettatore della caccia del toro nel giovedì grasso : Filippo Calendario, arrestato da Anzoletto Michiel capo sestiere (2), Bertuccio Isarello, Q-iovanni Corso, Stefano Trevisan, Antonio dalle Binde <?a Padova, Nicolò da Euosa, Jacomel de Agolin, Nicolò Doro, Nicolò Biondo, Marco Muda da Castello (3).
    Bertucci Falier fu condannato a carcere perpetuo e decretato che nessuno de’ suoi parenti potesse essere del Consiglio de’ Dieci, fin tanto eh’ egli vivesse (4). Egual condanna ebbe Nicoletto figlio del Calendario e partecipe della congiura (5). Alcuni infine, di cui non si potè chiarire
de solidis 'KX parvor : aliaque gens cadat de soldis X parv.....
non possent excusare ciliquem nisi prò infirmitate corporis suis . . . Intelligendo quod ad custodiam teneantur homines db anni LX infra et a XV super. Misti Cons. de’ X, p. 33. Essendo vicina la festa del-1’ Ascensione : Quod committatur capitibus postarum q. ordinent et im-ponent custodibus palatarum q. non permittant aliquem forensem ve-nientem ad istad festurn Ascensionis, apportare arma Venecìas, iisque illa apud eos retineant et conservent, p. 34 t.°
     il) Molti ne fo lassadi. Cronache Sanudo e Trevisan.
     (2)	Al quale il Consiglio de’ X concesse quindi di portar armi a sua sicurezza. 26 genn. 1356. Misti IV, p. 45.
     (3)	Altri condannati a varie pene risultano da’ Misti Cons. X.
     (4)	Leges M. C. t. XIII, all’Arch. a. 1355. Quod aliqui attinentes s. Bertuci Faledri, qui propter proditionis ordinatae extitit senten-tiatus in carcere perpetuo, non possint esse de Cons. de X, donec vivet dictus Bertucivs.
     (5)	Misti IV, 44 t.° Calendario ebbe una figlia ed un figlio che è il suddetto Nicoletto condannato al carcere perpetuo e maritato a Caterina figlia di Pietro Basegio architetto.