33 accolto dalle schiere condotte da Marco Gius ti ni an di san Mosè e dai Dandoli. Entrato appena il Querini nella piazza colle sue genti, si vide assalito dal Giustinian: i ribelli che a ciò non si attendevano, danno presto in volta (1), molti di loro restano uccisi : tra i morti Marco Querini e il figlio Benedetto. Bajamonte intanto s’avanzava coll’altra schiera per la Merceria : ed arrivato a s. Giuliano, ove era allora un sam-bugher (sambuco), fece un momento di sosta rattènuto dal mal tempo che continuava, ad imperversare, o per rannodare i suoi e far poi impeto nella piazza, da due parti, dalla Merceria, cioè, e da s. Basso. Quivi si accese furioso combattimento : respinti da tutte le parti i ribelli fuggivano : i tranquilli cittadini accorsi alle finestre gridavano contro i traditori che già vedevano sconfitti : una donna lascia cadere un mortajo di pietra che si trovava sulla finestra ed accoppa 1’ alfiere di Bajamonte. Cade allora la bandiera che portava l’illusoria iscrizione di Libertà ; Bajamonte stesso è messo in fuga e corre con quelli che lo seguivano ad asserragliarsi di là del ponte di Rialto. Questo, ancora di legno, vien tosto tagliato, 1’ Ufficio del frumento e quello dei Cinque alla Pace son saccheggiati ed arsi. Restavano ancora di qua da Rialto gli avanzi del corpo già comandato da Marco Querini, che rannodatosi nel Campo o piazza di s. Luca vi sostenne lo scontro di altre genti armate dai confratelli della scuola della Carità e alcuni dell’ arte dei Pittori (2) : ma (1) Dalla loro fuga e dalle grida dei persecutori dai, dai, vogliono alcuni restasse il nome al ponte ; più probabilmente però dal giuoco dei dai (dadi), onde Sabellico lo chiama tesserarmi pons. (2) Da qui 1’ antenna alzata in campo a s. Luca: « Nella congiura di Bajamonte (cosi una Cronaca nel Galliciolli, t. I, p. 316) una porzione di ribelli essendo stata sconfitta a s. Luca, principalmente dal Guardiano della Carità sopravvenuto con molti suoi fratelli di scuola, e alcuni dell’ arte dei Pittori, in memoria di ciò scrivono, che fu sta- Vol. III. 5