LÀ CASA DI PETÒFl permette di conoscerlo più da vicino, di ricostruire alcune vicende della sua vita modesta e di comprendere il carattere della sua anima schiettamente popolare. Appena si entra, lo sguardo si posa subito sul quadro di Madaràsz. L’artista rappresenta gli ultimi momenti di Petcfi sul campo di battaglia : il giovane eroe è a terra, agonizzante, con la spada spezzata nell'ultima lotta. Con gli occhi smarriti, sogna e geme per la sua patria, che lascerà purtroppo ancora oppressa e a lei consacra l’ultimo respiro. « Hazdm » scrive sulla terra con il suo sangue e muore, anelando forse che gli si porti al di là, la buona novella. Poco distante è un quadro di Revèsz : « Peto/i a tdborban » (Petofi neiraccampameuto) : il poeta in un momento di riposo, seduto su di un macigno, dà stogo alla sua anima rapita in un’estasi di sogno... e scrive, scrive, obliando gli orrori della guerra. Forse nostalgiche reminiscenze della puszta, forse la serena visione del nido lontano, torse un inno alla Libertà, per cui Jì si combatte e si muore ? Gli altri soldati, intorno, lo guardano con affettuoso interesse. Accanto a questo quadro è un bassorilievo raffigurante Petofi nella rustica casetta dei suoi