49 Così diciotto anni erano già corsi dalla prima congiura ; morto era il doge G-radenigo, morto anche il suo successore Marin Zorzi, regnava Giovanni Soranzo (1), nè pareva potersi aver pace se non fosse tolto dal mondo quel-1’ uomo che non cessava dal macchinare, e da cui movevano tanti e così fatti disordini. Ne fu quindi incaricato dal Consiglio dei Dieci Federico Dandolo con amplissime facoltà (2), nè da qifel giorno trovandosi più alcun atto che parli di Bajamonto Tiepolo vivente, è forza conchiudere che finisse allora di morte violenta per mano di qualche segreto incaricato, lo che spiega la ragione per cui non si legge d’ alcuna taglia pubblicamente pagata all’ uccisore com’ erasi fatto per la morte di Nicolò Quirini e d’altri. Tale fu la fino d’un uomo che d’ animo ambizioso, turbolento, tenne per così lungo corso di tempo minacciato il governo della sua patria, ma al quale non si possono per certo negare grandi qualità, se seppe conservarsi sempre un numeroso partito tra i suoi concittadini e procacciarsi reputazione, aderenti ed appoggi anche di fuori ; d’un uomo cui diedero sì grande importanza storica i monumenti, la festa commemorativa della salvazione di Venezia nel giorno di s. Vito, e sopratutto la istituzione del Consiglio dei Dieci destinato poi a tenere sì gran posto nella politica veneziana. Ma delle sue macchinazioni quale era il vero scopo ? Erano mosse da spirito di vendetta, da desiderio di (1) Tra i banditi trovasi fino dal 1320 anche Soranzo figlia del doge intorno alla quale si leggono parecchie disposizioni nel Misti II, e III, Cons. X. Cosi 15nov. p. 107, t.° le si permette di venire a Venezia per la malattia del padre per otto giorni, ma venire e ripartire in barca coperta e di notte ; 39 die. 1329 le si concede di restare in palazzo per la stessa ragione, e se il padre morisse assistere ai funerali e poi tornare al monastero delle Vergini ov’ era stata rinchiusa ; il 26 apr. 1330 di recarsi nel dì dell’Ascensione a S. Marco a vedere il s. Sangue e poi tornare al convento in barca con felce (coperta). Misti III, 82. (2) 31 gen.|1328-9. Misli'J.11, 58 t.° Voi. III. ' 7