25B curatore e Marin Memmo. Il capitano ebbe ordine di trasferirsi prontamente a Modone ed ivi attendere le galee di Candia, alle quali unitosi, si avviasse poi a Costantinopoli (1), ove, senza metter piede a terra, facesse venire a sè il vicebailo e i consiglieri per deliberare sulle risoluzioni da prendersi dopo intimato all’ imperatore un ultimatum circa al dare le dovute soddisfazioni e a permettere ne’ suoi Stati 1’ introduzione dei vini forestieri, ai quali patti soltanto la Repubblica sarebbe a rinnovare la tregua per altri cinque anni. Aveva eziandio Giustinian l’incarico di trattare al caso di rifiuto col sultano Murad, dal quale ottenendo un porto vicino alla capitale, i Veneziani 1’ aiuterebbero a deporre quell’ imperatore ed innalzare Andronico suo figlio. Ma essendosi Giovanni piegato a tutto, fu rinnovata la tregua e si trattò pure di avere Tenedo, isola che stava assai a cuore ai Veneziani, i quali offrivano per essa 3000 ducati e la restituzione delle gioie che ancor tenevano in pegno, promettevano inoltre che Tenedo continuerebbe ad avere il suo arcivescovo, che i preti greci sarebbero consacrati dal patriarca di Costantinopoli e insieme vi sventolerebbero le bandiere della Repubblica e dell’ impero (2). Intanto avvenne (3) che Andronico si unisse con Saugi figlio del sultano Murad in una comune cospirazione contro i loro padri, la quale a tempo scoperta, il sultano chiamò il Paleologo alla sua corte (4), gli rinfacciò la congiura, e alle prote- (1) 12 marzo 1376 Misti Senato p. 98, con la commissione molto vigorosa e che mostra con quale autorità i Veneziani trattassero l’imperatore. (2) Già nel 13BB aveano mandato Marin Falier, Marco Corner, Marin Grimani e Giovanni Delfin proveditori d’ armata a Giovanni Paleologo per convenire della cessione di Tenedo per D. 2000 durante la guerra che allora ardeva coi Genovesi, finita la quale la Repubblica avrebbela restituita verso rimborso di detta somma. Cornmem. V, 41. (3) .1373 Art de vérifier les dates. (4) Hammer, St. dell' imp. ottomano L. V.