320 cassare la sentenza del Carrara, e che si eleggessero dalla lega diciotto individui ai quali spettasse provvedere alla custodia delle fortezze e aH’amininistrazione della giustizia. Intanto anche Cividale e Feltre aderivano alla lega, e tenendo il signore di Padova la torre di Laurenzago, gli fu fatto intimare la restituisse o correrebbesi sulle sue terre ; in pari tempo eleggevasi in Friuli un governo provvisorio (1), e mandavasi secretamente al papa per impedire che il patriarcato si desse al figlio del Carrara (2) ; cerca-vasi di sturbare la lega di Gian Galeazzo conte di Virtù, signor di Milano, con quello di Padova ; recavasi Nicolò desiderato a Leopoldo duca d’Austria per tentare d’indurlo ad unirsi coi Veneziani (3). Svanita però ogni speranza d’ accordo, provvedevasi a nuovi armamenti, e la guerra prendeva più ampie proporzioni, giacche non solo combat-tevasi nel Friuli, ma quando più tardi il Visconti ed il Carrara convennero, con trattato 19 aprile 1387, di spogliar lo Scaligero, impadronendosi Giovanni Galeazzo di Verona, e Francesco Carrara di Vicenza, fu campeggiato altresì in ambedue i territorii. Mentre Francesco trovavasi all’ impresa di Vicenza, gli Udinesi istigati dai Veneziani assalivano il Trivigiano, e intanto Verona per segreti maneggi apriva le porte al Visconti, fuggendo Antonio della Scala co’ suoi tesori, per l’Adige, a Venezia. Non contento all’ assegnamento avuto di cento ducati il mese, riparò presso al papa, poi a Firenze, infine morì avvelenato tra Faenza e Forlì, mentre avviavasi di nuovo a Venezia, e con lui ebbe termine il dominio Scaligero in Verona che durato era cento ventisei anni. Anche Vicenza fu alfine presa dal Biancardo generale del Visconti, (1) Misti, 26 luglio 1385, p. 118. (2) 4 agosto, p. 120. (3) 8 agosto, p. 125.