192 primo rivelatore della cospirazione, al quale fu assegnata una pensione annua di mille ducati, però non contento ancora domandava per sè le case del Falier a’ Ss. Apostoli, e fino d’ essere ammesso coi suoi discendenti al Maggior Consiglio. Per quanto potessero apparire strabocchevoli queste domande, fu tuttavia nominata una giunta di Marco Corner, Marco Giustinian e Andrea Contarmi a prenderle in esame, ma troppo tardando la decisione, Beltrame andava sparlando ovunque dell’ ingratitudine del governo, e tanto disse e tanto fece, fino a- far sospettar di congiura ; e a ciò forse si riferiscono e il bando del Consiglio dei Dieci 22 agosto 1357, che chi sapesse di qualche congiura venisse tosto a palesarla e avrebbe premio (1), e la nomina d’inquisitori per procedere contro chi sparlasse del governo (2). Il Bei-trame messo in prigione fu poi liberato per mandarlo a confine a Ragusi, donde essendo fuggito (3) per recarsi in Ungheria, fu assalito e morto, dicesi, da tino dei congiurati del Falier per vendetta del suo tradimento. La gravità ed il numero delle condanne (4), mettendo forse in pericolo la vita di quelli che le avevano pronunziate, il Consiglio de’ Dieci diede la licenza delle armi ai sei del Consiglio minore ossia del doge, agl’individui componenti lo stesso Consiglio dei Dieci, agli Avogadori di Comun, ai venti della Giunta, ai quattro notai assistenti all’ inquisizione e perfino a due servi di ciascuno dei detti magistrati. «Vacante il ducato per la morte di Marino Falier già (L) Misti IV, 60 t.° (2) 24 gennaio 1357 m. v. Daniele Nicola accusato di avere sparlato, fatto arrestare dall’ inquisitore Andrea Barbarigo ; assolto dopo due soli giorni. Misti t. IV. (3) 14 lug. 1356. Q. bona Vendrami Pelizzari qui fregit confinici intromittentur. IV 60. (4) 1353, 15 giugno: domanda di Biasio Rana di avere il capitanato di Noale per aver rivelato le male parole di Beltrame. Mieti.