* 363 Pietro Dandolo insegnava gius pontificio (1) ; Pietro Mo-rosini e Fantino Dandolo a Padova ; Giovanni Oraziani perfino a Vienna (2). Non meno delle legali erario coltivate le scienze mediche, e tra i dodici medici e chirurghi stipendiati dal Comune troviamo di veneziani fin dal 1335 Pietro di Venezia, Pagali de’ Ravagnani, Gualtieri, Rizzo suo nipote, Tomaso dal Ponte, Nicolò di s. Marina, Domenico di Chioggia, Nico-letto di san Moisè ed altri (3) ; inoltre si facevano venire da ogni luogo i medici più celebri e secondo che più si distinguevano nella cura dell’una o dell’altra malattia. Così molti nobili sofferendo di podagra, chiamavasi Giovanni de Lucca da Palermo (1322) ; maestro Menico per le fratture e prolassi (sclusaduris) ; maestro Giberto da Fano pel mal della pietra, Pietro da Fermo per le ernie (4), Drago Slavo della contrada di s. Gio. Crisostomo era famoso oculista (5). Il Mondini, che primo fu ad eseguire in Bologna la sezione di un cadavere nel 1321, solo quattro anni dopo veniva chiamato ad insegnare a Venezia, facendosi obbligo ad ogni medico e chirurgo di assistere una volta 1’ anno allo studio d’anatomia, risoluzione che ben dimostra anche in questo la mente illuminata dei reggitori della Repubblica, i quali sapevano mettersi al di sopra della superstizione del secolo, da siffatti studii abborrente. E fino dal 1368 aveva origine in Venezia un’ accademia di medicina, a cui aveano obbligo d’intervenire ogni mese i medici e chirurghi per discutere de’ casi loro occor- (1) Agostini, Degli scrittoli veneziani. (2) Ibid. (3) Brutus p. 117 e Misti Senato a. 1335, p. 25 t.° ecl altri molti. (4) Libro Brutus, 1330, p. 119. Inoltre Rainaldo de Pistorio, Filippo di Ferrara, chirurghi, Leojudeus medico ecc. Nel 1G22 decre-tavasi un medico sulle galee L. M. C. t. VII p. 45. (5) Brutus, p. 120, all’ Archivio.