Capitolo Terzo. Lorenzo Celai doge LV. — Il duca d’Austria ed il re di Cipro a Venezia. — Disegno di Crociata contro gli Ottomani. — La Repubblica si astiene dall’ingerirsi nelle guerre di Lombardia. — Trattato con Costantinopoli. — Rivolta di Candia. — Tatti della guerra. — La quiete restituita nell’ isola. — Feste a Venezia. — Nuovi moti di Candia. — Dono del Petrarca alla Repubblica. — Elezione di Marco Cornaro doge. — Opposizioni alla sua nomina e sue difese. — Nuove restrizioni nella Promissione ducale. — Sospetti destati dal precedente doge Celsi. Relazioni coi Musulmani. — Papa Urbano V torna in Italia. — Trattato col duca d’ Austria e col conte di Gorizia. — Lavori nel Palazzo ducale al tempo del doge Cornaro. Concorrevano alla dignità ducale Pietro G-radenigo figliuolo del doge Bartolomeo, Leonardo Dandolo, Marco Cornaro ancor tenuto prigioniero dal Castellano di Sench ; proponevasi anche Andrea Contarini procuratore, quando nella corte di palazzo si sparse voce che Lorenzo Celsi capitano del golfo avesse preso alcuni corsari genovesi (1), e ciò valse a far decidere gli elettori in suo favore. Benché la notizia si scoprisse poi falsa, non pertanto sapevasi che il Celsi, appartenente invero a famiglia non delle principali, e passati appena cinquant’ anni d’ età, avea però reso importanti servigi alla patria, come podestà a Treviso, capitano del Pasnadego o Pansanatico, cavalleria di Dalmazia, c specialmente come capitano del golfo (‘2), e l’elezione sua non dispiacque. Trovandosi egli in Candia al momento dell’ elezione, fu nominata la solita reggenza composta dei (1) Cic igna III, p. 200. (2) Paolo Morosini 273, Cronaca Trevisan, p. 96,