# 16 Repubblica, e per ogni via ed ogni modo procurare il bene e l’autorità e la gloria della patria ; cbe le buone occasioni venivano rare volte e savi esser quelli a dirsi che appena discoperte le sanno cogliere, e dall’altra parte imprudenti e matti coloro che non le vedono e viste non sanno prevalersene ; che li putti si lasciano far paura dalle parole, ma che gli uomini valenti e animosi non devono temere nè anco la punta della spada (1). Enumerava poscia le ragioni che acquistate avea Venezia sulla città di Ferrara, esser questa vantaggiosissima ai traffichi, alle comunicazioni tutto lungo il Po ; essere il papa male informato : in generale gl’ interessi temporali non averlo a concernere, e, conosciuta che avesse meglio la cosa, non procederebbe ad atti violenfi contro i Veneziani mostratisi sempre buoni figli della Chiesa, e tali voler continuare. Ma tutto diversamente opinavano quelli che si dicevano Guelfi, e che seguivano le parti di Jacopo Quirini.'Mostravano che il principal ufficio di cadauno, e massime di quelli che governano e che sono maggiorenti nelle città, era di aver timore di Dio e reverenza e osservanza verso la santa religione, le quali cose chi le ha, tiene egualmente in riverenza gli ecclesiastici e supremamente il Pontefice, vicario di Dio in terra, le censure del quale più si debbono temere che non si temano le folgori e le saette ; che le imprese assunte con questo timore, come quelle che erano d’ordinario giuste ed oneste, erano sempre favorite da Dio al quale le cose ingiuste e disoneste non piacciono, e che dovevano considerare qual avesse ad essere il fine di questa impresa esaminando diligentemente qual ne fosse stato il principio ; che già molti erano caduti malati, molti morti, come pronostico ed augurio certissimo di quel che succederebbe, qualor (1) Barbaro Cronaca XCII, cl. VII it. alla Marciana.