— 4°° — ciascun votante, secondo l’ordine stabilito in cui siedeva. — Il votante si avvicinava al tavolo e scriveva o faceva scrivere da altro individuo presente la scheda, che piegata deponeva nell’ urna. —• Ogni scheda doveva contenere un nome per ogni nomina individuale occorrente, ed indicare oltre il nome ed il cognome della persona, anche i suoi titoli e gradi (qualificazioni) ed eventualmente anche qualche connotato personale, acciò non nascesse equivoco sull’identità. — Ad una scheda mancante delle prescritte indicazioni, non potevasi aver riguardo. — Scritte e deposte così tutte le schede, dovevano venir levate dall’ urna ad una ad una, aperte e lette ad alta voce, dopo di averle esibite ad ispezione al capitano circolare od al suo sostituto e a due consiglieri anziani, l’uno dei possidenti e l’altro dei commercianti ed industriali. — Compiuta la lettura, le schede dovevano venir stracciate subito, stante consiglio. — Intanto il segretario comunale, che pel vecchio regolamento, a differenza dal vigente, aveva mansioni determinate dalla legge, quale persona di pubblica documentazione, ed in tale qualità, era tenuto ad assistere ed a redigere i protocolli di tutte le sedute, doveva scrivere sopra tanti fogli, quante erane le nomine da farsi, ogni nome letto nelle schede ed appresso tracciarvi una linea orizzontale, che incrociava con altra linea perpendicolare, tutte le volte che il nome stesso era ripetuto. Se alcuno sortiva una pluralità assoluta, cioè era stato nominato nelle schede da almeno uno di più della metà dei votanti, il suo nome si riteneva fra i prescelti. — Se ninno aveva ottenuto una tale pluralità, o vi mancassero dei nomi per completare le elezioni, dovevansi sottoporre a scrutinio segreto tutti i nomi portati dalle schede, a fine di conseguire possibilmente la maggioranza assoluta; se ciò non fosse riescito, doveva ancora una volta rinnovarsi lo scrutinio ed in tal caso bastava anche la maggioranza relativa. — Risultando egual numero di voti, decideva la sorte. I consigli comunali dovevano radunarsi ordinariamente due volte all’anno e straordinariamente ogni qualvolta lo esigesse l’ufficio circolare. La prima adunanza ordinaria d’ ogni consiglio comunale doveva tenersi nel mese di Settembre di ogni anno, ed in essa — fra le altre — dovevano formarsi le liste per le nomine e sostituzioni dei membri dei consigli e delle amministrazioni comunali. * * * Nei comuni di residenza di un ufficio circolare, l’amministrazione comunale era composta di un Podestà e quattro Assessori ; ne’ comuni di residenza di un pretore, di un Podestà e due Assessori ; in tutti gli altri casi, di regola, di un Sindaco e di un Vicesindaco. — La metà degli assessori, doveva venir scelta fra i cento principali possidenti del comune ; l'altra metà, poteva esser presa fra quelli, che nel Comune avevano un rilevante stabilimento d’industria o di commercio.