- iti - AVVERTENZA. Nelle particolarità locali vengono, fra altro, rilevati in linea generale i monumenti artistici del Medio Evo. Su questo proposito resta ancor sempre la fonte migliore, il vecchio libro dell ' Eitelberger : „Die Mittelalterlichen Kunstdenkmale Dalmatien’ s“, per la prima volta pubblicato nell’anno 1861, *) quale ristampa del quinto Volume del „Jahrbuch der k. k. Central-Commission zur Erforschung und Erhaltung der Baudenkmale“ — Verlag der k. k. Staatsdruckerei in Wien. Nell’ anno 1884 venne pubblicata una seconda edizione, in cui nel Volume IV dei „Gesammelte Kunsthistorische Schriften“ si tratta dell’ argomento : „Die Mittelalterlichen Kunstdenkmale Dalmatiens in Arbc, Zara, Nona, Sebcnico, Traù, Spalato und Ragusa — Von R. Eitelberger von. Edelberg. Mit 115. Illustrationen im Text und 26 Tafeln, nach den Zeichnungen des Architekten Winfried Zimmermann — Wien, 1884. Wilhem Braumüller k. k. Hof. u. Univ.-Buchhändler“. Nella prefazione, osserva il Prof. Eitelberger che : della prima edizione quasi tutti gli esemplari erano stati venduti in Inghilterra, mentre la Dalmazia era in quei tempi, per la maggior parte degli Austriaci, una terra incognita. Nella seconda edizione, ampliata, vennero trattati anche i monumenti di Sebenico, che nella prima non ci erano. Nelle descrizione dei monumenti di Spalato, venne accolta compieta-niente la relazione del Prof. Alois Hauser e del Conservatore Francesco Dulie, pubblicata nelle „Mittheilungen“ della Commissione centrale. L’architetto russo Theodor Tschaghuin mise a disposizione dell’ Eitelberger per 1’ accennata II. Ed. i suoi disegni su monumenti di Zara e Nona, ancora ignorati; l’ispettore delle ferrovie dello Stato Gustav Piate, il rapporto sull’ acquedotto romano, rinnovato dopo mille anni di abbandono. „ *) Nell' anno 1859, il Prof. Eitelberger, mentre era occupato collo studio dei monumenti, crasi gravemente ammalato a Traù, di febbre malarica. Venne in quell’ incontro affettuosamente curato dal medico del Comune, Dottor Giovanni Madirazza. Ritornato il Prof. Eitelberger a casa, inviò al suo medico di Traù, quale ricordo, un bellissimo Album di vedute della città di Vienna, con una dedica assai gentile. E chi scrive qeste linee — figlio al modesto medico traurino — eh’ era però fornito di soda coltura e non privo di buoni criteri d’ arte — rammentasi di aver più volte sentito da esso raccontare del soggiorno a Traù del prof. Eitelberger e dell’ architetto Zimmermann, parlando con grande ammirazione, specialmente del primo. 8