— 35 — IV. Potere governativo ed esecutivo. Il Capo della Comunità era durante 1’ epoca bizantina — come si disse — il Priore. Più tardi, il Comes (Conte), il Podestà od il Rettore, con Vicari ed assessori. — Il capo della Comunità presiedeva le adunanze del Consiglio. Dopo la decadenza del potere degl’ imperatori di Oriente, nel IX sec., i quali, seguendo la costituzione romana, amministravano le pro-vincie mediante Pretori, Presidi, Proconsoli ed ultimamente mediante Priori, in modo abbastanza arbitrario, le città cominciarono ad eleggersi da sole i propri capi di governo. — Nel privilegio rilasciato da re Colomano d’Ungheria ai Traurini, nell’anno 1108, si guarentisce agli stessi l’elezione del Vescovo e del Conte, da parte del popolo e clero, verso regia conferma. — Era quindi questo, un vecchio diritto, in precedenza usato. — Gli Sfalatrini elessero una volta, come loro Conte, il Bano Ninoslavo di Bosnia, perchè li difendesse in ima guerra intrapresa contro Traù, pi'otetta dal Bano di Croazia. — Nel XIII secolo lo Stato marinaro di Almissa aveva quali Conti o Zupani, propri dinasti ereditari. — A Sebenico, era Podestà: il Conte Stepko dei Subic, di Bribir, di qitella prosapia nazionale che tendeva alla sovranità sull’ intera Dalmazia. — Ai tempi dei Conti Paolo e Mladino, tale idea non era molto lontana dalla sua realizzazione, ad onta della lega stretta nell’anno 1278 fra Zara, Traù e Spalato, a difesa della propria aittonomia, contro i potenti e munifici Subic, di cui avevano benissimo comprese le mire regali. — Il Conte ungherese era talvolta nominato a vita dal re (Comes perpetuus) contrariamente al tenore della Bolla di Bela IV. I Conti Ragusei, che tennero i Comuni di Lesina, Brazza e Curzola, rimanevano in carica sei mesi. — Il Conte, sotto il dominio ungarico nominava il giudice; questo diritto, sotto i Veneziani passò al maggiore Consiglio. Il potere giudiziario era qualche volta ima prerogativa di alcune famiglie ; p. e. a Lesina dei Jivic. E solamente, a tutela di questa autonomia, tanto gelosamente curata, Traù e Sebenico invocano, nell’ anno 1322, la destinazione di Rettori da Venezia, mentre la Brazza, ancor per Decreto della Signoria di Venezia del 1 Settembre 1282, nominava il proprio Podestà, con biennale periodo di funzione. — E così, Venezia, se non acquistava il dominio, pur conseguiva