— 75 — Nella seduta del 26 Aprile, 1* ultima della sessione, erano deserti i seggi della minoranza annessionista. Si era sparsa la voce, che gli annessionisti fossero partiti per Vienna, allo scopo d’impugnare — previe intelligenze con Zagabria — la deliberazione della Dieta. Il Vice-Presidente Dottor Antonio Bajamonti, in quest’ ultima seduta, propose che : tutti i deputati della maggioranza dovessero portarsi a Vienna, per propugnare colà i diritti della Dalmazia autonoma. — Tale proposta venne accolta ed il Cav. Petrovich, il Dott. Bajamonti con la maggioranza della Dieta dalmata, si portarano a Vienna ad invocare la Sanzione Sovrana, alla già proclamata autonomia della provincia. I ventinove deputati della maggioranza ,,che l’alto mandato della patria — a’piedi del Trono portarono“ (come dice un componimento d’occasione di quel tempo) fecero ritorno da Vienna, nel Maggio dell’anno 1861, accolti in più luoghi della Dalmazia con feste e dimostrazioni di giubilo“. I nomi dei tredici deputati della minoranza dietale, che protestarono contro la proposta dei deputati Dottor Galvani e Dottor Bajamonti, che respingeva la mozione di eleggere dei delegati, per lo scopo delle trattative per l’annessione alla Croazia, sono i seguenti : 1. Knezevic, vescovo greco-ortodosso; 2. Dottor Pulic ; 3. Verona; 4. Giorgi; 5. Tripkovic; 6. Dottor Klaic ; 7. Gjurovic ; 8. Ljubisa (?) 9. Kulisic ; io. Jerkovic; 11. Sablic ; 12. Pavlinovié ; 13. Radulovic. La minoranza croata divenne maggioranza dietale nell’anno 1870. Nella seduta 3 Settembre 1870, venne votato un Indirizzo per l’annessione. Più tardi, vennero più volte votati cotali Indirizzi; infine però, venne lasciata la questione : ,,a momenti migliori e più opportuni“. (V. anche nel giornale : ,,Sloboda" di Spalato : l’articolo di fondo, dal titolo „18 Aprile 1861“ — d. m. — 19 Aprile 1911 N.o 31 Anno VII. Il deputato Ljubisa, nominato nella Sloboda, non figura fra quelli indicati nel Dalmata. Si tratta forse d’uno sbaglio, invece di Vojnovic). Sotto quest’ultimo punto di vista, la questione dovrebbe quindi considerarsi come non ancora risolta ed aperta; mentre, giusta altri criteri, viene risguardata come esaurita in senso negativo. Qui si riportano semplice-mente le differenti vedute, senza prendere alcuna posizione sul merito degli argomenti. — In una questione di diritto di Stato e di diritto costituzionale di tanta rilevanza, ogni apprezzamento sarebbe per lo meno, azzardato ; — nè qui è il luogo di farlo.