vescovo in pieno ornato, col piviale chiuso sul petto da una grande borchia a fermaglio ; porta all’ orientale, la barba fluente e sul capo la tiara. — La parte ricurva dello scettro pastorale e le inferiori estremità furono alquante guastate ; il resto è benissimo conservato. Delle chiese parrochiali, presentasi in uno stato relativamente buono, solamente quella di Sant’ Andrea a Brca, eretta come quella di Zankovic e Susanj, principalmente coi sussidi del defunto Arciduca Massimiliano, tanto munificente verso la popolazione della costa dalmata, che lo benedice con gratitudine e lo ricorda con riverenza e pietà infinita. — L’iscrizione sulla chiesa di Brca è del seguente tenore : ,,D. O. M. — In Honor. S. Andreae Apost. Egregio Viro Sebastiano — Equit. De Schertzenlechner, Hungaro — Sereniss. Ferdinandi Max. Austriae Arciducis — Consiliario, Pro insigni Pietate Sumptus Suppeditante — Hanc Sacram Aedem — Carolus Pooten — Archiepiscopus Antibari — Diocleusis et Regni Serbiae Primas Erexit — A. D. 1861“. A Susanj superiore c’ è la chiesa di Santa Veneranda (Sveta Petka) ; a Susanj inferiore quella della Madonna. — Solivi poi altre due chiese dedicate a San Michele Arcangelo, una dalla parte austriaca nella località ,,U Petrse“ e l’altra, che viene a cadere nel territorio montenegrino, nella località: ,,U gornju goru“. — A Gjurmani, c’è la chiesa di San Giovanni; a Misic, di Santo Stefano. Per ordine del governo austriaco vennero negli ultimi tempi eseguiti diversi progetti per chiese e canoniche nel territorio di Spizza, che vanno man mano effettuandosi. Nel mezzo del circondario di Spizza, a breve distanza da Sutomore, sopra un’ erma rupe — come un nido di aquila — sta la vecchia fortezza nazionale ,,Haj Nehaj“, probabilmente eretta da parecchie antiche famiglie di Spizza, p. e. dagli Zgradici ed altri di Gjengjinovic, il cui nome si associa nella popolare leggenda alla fortezza di Nehaj. Nell’anno 1861, i turchi scavarono alcune galleria sotterranee, proibendo alla popolazione di accedere alla chiesuola di San Demetrio. — Per le cure dell’ arcivescovo di Antivari Pooten, venne allora nel centro di Spizza eretta una cappella e dedicata allo stesso Santo. — In quest’ incontro, 1’ arabo Mehemed pascià fece scavare il cemeterio attorno la vecchia chiesuola del forte, e sperdere ai quattro venti le dissepolte ossa cristiane. — La cappella di San Demetrio di Nehaj, venne dopo l’occupazione austriaca consegnata ai greci-ortodossi, per disposizione governativa. La fortezza di Nehaj fu nell’anno 1889, visitata dalXArciduca Giovanni (Johann Orth) che della sua posizione selvaggia e romantica restò ammirato così, che il Consiglio Comunale di Spizza, gli offerì la fortezza stessa in dono, da lui graziosamente accolto e munificentemcnte rimunerato. — E ancora sua proprietà, amministrata dal Comune di Spizza.