— i65 — Vette il giuramento di fedeltà, prestato alla repubblica veneta. — Nel 1059, il re croato Pietro Crescimiro aveva conseguito una posizione di supremazia in tutta la Dalmazia e l’arcivescovo Lorenzo di Spalato era il primo Consigliere della Corona, anche sotto i successori di Crescimiro, che furono Demetrio Zvonimiro e Stefano II. — Dopo estinta la dinastia nazionale croata, strinsero gli Spalatini un trattato col doge Vitale Mi-chieli, riconoscendolo Signore della Dalmazia e promettendo ajuti per la Crociata. Nel 1105, Colomano d’Ungheria, già incoronato re dei Croati, entrò a Spalato, superando la contrarietà della popolazione, fedele a Venezia, pei consigli dell’arcivescovo, che in premio ricevette la regale conferma dei possessi e della giurisdizione arcivescovile e di più la decima nei territori croati di Livno, del Cetina, Clissa, Poglizza e Mosor e della costa marittima di Almissa fino a Macarsca. — Alla chiesa di Spalato erano soggetti tutti i vescovi della Dalmazia e Croazia. — L’arcivescovo Manasse, successore di Crescenzio, che volle attentare alle libertà cittadine, favorendo l’introduzione di un presidio ungherese, dovette darsi alla fuga e gli Spalatini indignati pel tentativo nell’anno 1116, accolgono volentieri il veneto doge Ordelafo Falieri. — Ma nel seguente anno, nuovamente viene riconosciuto il dominio di Stefano II, figlio e successore di Colomano. — Stefano II, confermò agli Spalatini ed ai Traurini la libertà e la pace loro accordata nei privilegi di suo padre. — L’anno seguente nuovamente abbiamo la Signoria di Venezia e così — a Spalato come nelle altre città dalmate — si alternano continuamente i due domini, ungherese e veneziano, fino al principio del secolo XV, in cui prevale definitivamente quest’ultimo. — Va notato però, che sotto il dominio di Bela II e di Geiza II vennero concessi nuovi privilegi. Sotto il regno di Stefano III, figlio di Geiza, l’imperatore di Bisanzio Emanuele, tentò di rinnovare l’antica signoria dell’ impero greco in Dalmazia.— Giovanni Dukas nell’anno 1166, occupò per l’imperatore Emanuele la parte di mezzo della Dalmazia, e precisamente »Spalato, Se-benico, Traù, Scardona, Ostrovica, Clissa ed Almissa. — Niceforo Calufa, fu Luogotenente di Emanuele in Dalmazia, con residenza a Spalato. — Il felice dominio di Emanuele, sotto cui la Dalmazia, a detta dell’arcidiacono Tommaso, fu tranquilla e prospera, ebbe durata dall’anno 1168 fino l’anno 1180. — Trovandosi Zara in potere dei Veneziani, fu »Spalato la residenza dei luogotenenti imperiali e precisamente: nell’a. 1174 di Costantino Sebasto (in toto regno Dalmatie et Croatie imperante Costantino Sebasto); negli anni 1178—1180 di Rogerio (in ducato Dalmatie et Croatie, existente domino Rogerio Sclavonie duca). — Nel 1199 il duca Andrea, confermò alla città di Spalato le franchigie concedute da Colomano ed assoggettò il vescovato di Lesina alla diocesi metropolitana Spalatense. — Tali concessioni rinnovò Andi'ea, in qualità di re, nell’ anno