— 333 — sembravano assai promettenti ; adesso però poco se ne parla, e pare sia mancato il grande sviluppo sperato ed atteso. Il Comune di Spizza annovera circa 1700 abitanti, dei quali due terzi appartengono alla religione cattolico-romana ed un terzo alla grecoortodossa. La contrada di Susanj, coi dispersi suoi casali, dividesi in : Susan/ superiore, coi casali : Caklici, Matkovici e Virici ; e Suèanj inferiore coi casali: Baukovici, Carevici, Gjenovici, Glavanovici, Gromanje, Kalice, Pa-ladinovici, Pavovici, Peranovici e Pericici. Durante l’assedio di Autivari da parte dei Montenegrini, nell’anno 1878, nella casa di Stiepo Kalica di Susanj inferiore, trovavasi il quartiere generale montenegrino e per pieni due mesi vi ebbe alloggio il principe Nicolò col suo seguito. — A greco-levante di Papan, elevasi il monte Orlov Krs; sopra Susanj la Vrsuta, il più alto monte del territorio. Il territorio di Spizza costituisce l’estremo lembo meridionale della Dalmazia e della Monarchia Austro-Ungarica. — Dividesi in cinque par-roclrie, delle quali tre cattoliche (Zankovic-Spizza, Brca e Susanj) e due greco-ortodosse (Misic e Gjurmani). — La chiesa gr. or. di San Giovanni a Gjurmani, dovrebbe essere fra le più antiche chiese del territorio. — Presso Gjurmani c’ è anche la vecchia cappella di San Rocco, comune ai greco-orientali ed ai cattolici, una ventina di anni fa, alquanto ristaurata. — A santa Tecla è il cimitero cattolico di Spizza ed anche per una parte dei greco-orientali di Gjurmani. Nello stesso cimitero, riposa la salma dell’ arcivescovo Luksic, che fu di Spizza. — A Santa Tecla esiste ancora l’altare pei cattolici e l’icouostasio pei greco-ortodossi, nella stessa chiesa. — Fra questi ultimi, e’ è la famiglia Popovic — famiglia di sacerdoti, che dai vecchi tempi fino al giorno d’oggi, dà i sacerdoti greco-orientali necessari per la cura d’anime del Comune. — I sacerdoti d’ambi i riti erano anche i medici popolari, mentre i paesani hanno più fede negli amuleti (zapisi), negli scongiuri e nelle benedizioni ecclesiastiche, che non nei trovati della medicina, di cui diffidano. — Ogni villaggio ha il suo Santo patrono che festeggia con l’intervento degli altri villaggi. — Giudicavano da sè le proprie contese, eleggendo i giudici che punivano con pene originali. — Per esempio, la bestemmia veniva punita così, che il bestemmiatore doveva portare per più giorni festivi alle porte della chiesa, una pesante pietra sul dorso. — La donna adultera veniva punita colla morte, quando avesse messo in pericolo la vita del marito. — Omicidi, uccisioni e lesioni venivano giudicati da 24 capifamiglia. — E tali giudizi popolari trovavano pieno riconoscimento da parte del governo turco. La coltura del suolo è in generale poco intensa. — Quella che vi si riscontra però, addimostra per lo più un lavoro accurato, ed è sostenuta nella maggior parte dalle donne, mentre nei giovani ed adulti, celibi ed