— 4°5 — VI. Organizzazione comunale dell’anno 1822. — Disposizioni particolari sulle nomine e sulle rinnovazioni. Sul proposito trattava particolarmente il Capitolo V, del vecchio Regolamento. Secondo lo stesso, la rinnovazione del consiglio comunale a-veva luogo ogni tre anni, sopra liste duple, formate dal Consiglio Comunale, disposizione che garantiva da abusi, forse meglio di quella del vigente regolamento. Nei primi due anni, la escita de’ membri del consiglio si determinava dalla sorte in debita proporzione, da ciascuna delle due classi dei possidenti e degl’ industriali e commercianti. — Successivamente, i membri del consiglio escivano per giro di anzianità ; gli esciti non potevano rieleggersi, se non dopo 1’ intervallo di un anno. Il pretore politico di Zara, Spalato e Ragusa, riuniva alle proprie le funzioni di podestà dei comuni di tale denominazione. — Il Comune non era più autonomo, ma stava sotto la diretta dipendenza dell’ ufficio circolare. — Il comune autonomo è forse la più bella e la più ideale fra le moderne istituzioni costituzionali. — Ingenera però degli abusi — talvolta gravi; epperò i dalmati, da secoli abituati all’autonomia comunale, devono addimostrare di saperne valutare 1’ alta importanza, particolarmente curando una retta amministrazione e 1’ osservanza imparziale delle leggi. È quindi, dovere dei cittadini di scegliere ad amministratori, uomini probi ed intelligenti, che sappiano tener fermo il vecchio decoro del Comune dalmata. * * * Ritornando all’ argomento, nei tempi precedenti la rinovellata autonomia comunale, la nomina dei podestà incombeva al Governo. — Duravano in carica tre anni e potevano venir riconfermati. — Tre mesi prima della vacanza, doveva il pretore far rapporto all’ ufficio circolare, che invocava gli ordini del governo sulla conferma dell’attuale podestà, sull’a-pertura del concorso per una nuova nomina, o sulla formazione della tripla per parte del consiglio comunale, a base della scelta. — La tripla veniva dal pretore, innalzata all’ ufficio circolare, col proprio parere.