— 122 — cerna di Sinella, torre di Santa Marcella, torre di San Simeone ; più comunemente però Buovo di Antona, dal nome dell’ eroe dell’ epoca cavalleresca dei Reali di Francia, che nella torre stessa sarebbe stato prigione. — Appartiene al periodo municipale delle fortificazioni di Zara. —- Sulla torre del Buovo, c’ era la grande Campana del Comune. Delle trenta e più chiese che aveva Zara, oggidì rimangono sette pei cattolici ed una pei greci-orientali. — La più antica, è quella della S. Trinità, nomata generalmente di San Donato (dope varie vicende, Museo; dall’anno 1877) dal nome del quarto vescovo di Zara, che giusta la tradizione l’avrebbe eretta al principio del secolo IX, cogli avanzi di un tempio romano di Juno Augusta (Livia, moglie di Ottaviano Augusto?) — E una grande Rotonda di stile bizantino, con tre absidi ed una cupola (caduta in ruina e sostituita dal tetto). — Ha due ripiani ; anzi, è veramente formata da due chiese, l’una sopraposta all’altra. — Da conoscitori, viene paragonata alla Marienkirche di Acquisgrana, eretta da Carlomagno, ed alla chiesa di San Vitale di Ravenna, quantunque il suo materiale sia di gran lunga inferiore a quello bellissimo di queste due chiese. — V. Fitelberger Voi. IV pag. 92 e seg. ,,A. Hauser und F. Bulic Forschungen ùber die Kirche San Donato“). La Cattedrale di Santa Anastasia, di stile romanico, eretta nel sec. XIII, con la facciata*) notevole, portava prima il nome di San Pietro e lo cambiò con quello di Santa Anastasia, nel secolo IX. Fu nel sec. XIII riedificata quasi completamente. L’ aitar maggiore venne eretto nel 1322, per cura dell’ arcivescovo Giovanni Butovane ; il battistero di marmo, è di forma esagona, antichissimo ; il Campanile, cominciato dall’arcivescovo Va-laresso e compiuto appena nell’anno 1892 — opera dell’architetto inglese Jackson. Ha nell’interno, l’originale galleria; il Coro, (1427) con gli stalli, che nello stile arieggiano quelli del King’s-College di Londra e di Wimborne ; il presbiterio, la cripta e le Reliquie, fra cui quelle di Santa Anastasia, che dai più ritengonsi portate dal vescovo Donato, da Costantinopoli (V. nella Rivista Dalmata anno II Voi. IV anno 1900: „11 Duomo di Zara nel secolo XIV“ del Prof. G. Smirich). L’ interno della Chiesa assomiglia a quello di San Zeno a Verona e San Miniato al Monte presso Firenze. La chiesa di Santa Maria, in stile lombardo, del rinascimento, fondata, verso la metà del secolo XI da Cicca, e da re Colomano, al suo ingresso a Zara munificentemente dotata.**) Fra altre cose di pregio, trovasi *) V. ,,I'ac:ide of Duomo at /Cara“ pag. 36. — „Dalmatia“ — By Maude M. Holbach (a. 1908) ed in prima lìnea: Eitelberger, Voi. IV, pag. 137 e seg. „Die Domkirche“ — (Tafel IX und X). **) Il Prof. Benevenia di Zara, nel suo studio: „11 Comune di Zara nel secolo XIII“ nella Rivista Dalmatica, Anno I. Voi. I. pag. 263 e seg. — Zara Tip. S. Artale, a. 1899, osserva, che quanto viene addotto dal Bianchi nei „Fasti di Zara“ riferibilmente al reliquiere d’oro donato da Colomano, non corrisponde, giacché il reliquiere non esiste più — e ritiene tale indicazione — come una fola.