— 324 — firmati dal Bembo e da 24 capi del popolo, sanciti da Venezia addì 17 Maggio 1424, servirono poscia di modello per le comunità degne di benevolenza. Oltre alle lotte coi turchi, la cui storia è in Dalmazia una vera epopea eroica, sostennero i pastrovicchi coi Perastini, parecchie fazioni, che meritarono di venir rilevate dalla storia locale. — Ebbero innumerevoli contese coi montenegrini e secolari conflitti cogli abitanti di Maini, determinati da reciproche vendette di sangue. Fra le grandi sofferenze di questo povero popolo, vanno accennate anche le violenze sofferte per parte del Vezir di Scutari, Mahmut Pasa Dui atti a nel 1785. — Qui, va ricordato il prete Androvic (Pop Andro-vic), le cui gesta vennero dal Ljubisa narrate con eleganza di letterato, erudizione di storico e sentimento di patriota. — Avendo il prete Androvic rilevato, come per inganno fossero stati trucidati i capi del paese, nascose due carabine e — novello Milos Obilic — deliberò di farne vendetta. — Dalle alture di ,,Spas“ guardò per l’ultima volta l’aurora, che innondava di profumi e di baci, il cielo ed il mare del suo paese. — Vide le tende dei turchi biancheggianti sotto Castellastua e la bandiera della mezzaluna, piantata fra le ruine della chiesa di Sant’ Elia, — e scese tremendo e lieto ad incontrare la morte ! Ammesso alla presenza del vezire, gli scarica contro una pistola senza colpirlo ed i turchi sopravvenuti lo afferrano e tagliano a pezzi. — Qualche anno più tardi però, in una novella impresa contro il Montenegro, fu colpito il Vezire stesso, da fucile pastrovicchio che non perdona, e ciò precisamente nell’ anno 1796, ed il reciso suo capo veniva conservato fra i trofei di guerra nel monastero di Cetinje. Nel grande libro dei destini delle nazioni, era scritta la fine di Venezia, la cui stella, avendo compiuta la pompa della istorica sua splendida giornata, doveva inesorabilmente declinare. Erano passati i tempi dei Contarmi, Loredano, Morosini, Bembo, Foscolo, Cornaro, Giustiniau, Mocenigo, Dandolo, Pisani, — dogi, capitani di mare, generali e provveditori — nonché di tanti altri illustri, il cui nome in varie epoche si associa alle dalmatiche memorie. — Dopo la caduta della repubblica di Venezia, vennero con la pace di Leoben (articolo segreto I) e con la pace di Campoformio del 18 Ottobre 1797, assegnate la Dalmazia veneziana e le Bocche di Cattaro alla Monarchia Austriaca. Anche dopo la cessazione del veneto governo, conservarono i pastrovicchi la vetusta costituzione comunale ed il nazionale civile giudizio, concesso ancora nell’anno 1266, da Stefano serbo. —- Le adunanze popolari tenevansi nel mezzo della riviera, al ,,Drobni pjesak“ — piccola rada coperta di minutissima sabbia (pusto zalo). — C’erau quattro giudici (sugje) e dodici signori (vlasteìa), eletti dalle primarie famiglie, di regola ogni