— 146 — Venezia. — Sebenico, ebbe diritto di propria moneta per decreto del Consiglio dei Dieci del 21 Maggio 1485. Delle vecchie fortezze di Sebenico, ancora esistenti, quella di San Nicolò dai classici profili architettonici, all’ ingresso del canale di Sant’ Antonio, è opera del Sanmicheli da Verona, dell’ anno 1546 ; quella di Sant’Anna,, pria San Michele, dal nome dell’antichissima chiesetta che, la notte del 15 Febbraio 1663, caduto essendo un fulmine sulla polveriera, saltò all’aria con una parte del castello. — Veggonsi inoltre ancora; il Forte Barone (Degenfeld) del 1547 e quello di San Giovanni 1649. — Basilica di S. Giacomo è del secolo XV; la loggia del 1542. — Il giorno in cui si die principio alla fabbrica della Cattedrale, fu il 9 Aprile 1431, come si legge nella Cronaca della famiglia Veranzio Dragameli (V. „La Cattedrale di Sebenico ed il suo architetto Giorgio Orsini detto Dalmatico“ di Monsignore Antonio Giuseppe Fosco Vescovo. — Sebenico — Tipi della Curia Vescovile II Edizione anno 1903). L' arme del Comune di Sebenico è 1’ arcangelo S. Michele, vestito di azzurro ed oro, con la spada e la bilancia. — Il suggello („Sigillum comunis civitatis Sibenici“) mostra le mura merlate, protette dalle ali di un angelo. — Sebenico si governò con proprie leggi ; battè moneta ed ebbe Statuto municipale secondo il modello di Zara; riformazioni ungheresi nei secoli XIV e XV ; venete, nei secoli XV, XVI, e XVII. — Eranvi tre ordini ; il patrizio, il cittadino ed il popolare. — Il primo iutitolavasi „Magnifica Comunità“ ed eleggeva il „Consiglio Maggiore“, il „Consiglio minore“, composto di 15 Savi, i giudici della Curia maggiore e della Curia minore e gli altri officiali pubblici. — Il Consiglio nobile era in origine composto di 41 nobili, ma la legge fu riformata e stabilito addì 19 Ottobre 1449, anco minore il numero dei nobili per cagion della peste e nel secolo XVI causa le guerre coi turchi. — Adunavasi al suono della campana, nel palazzo del Conte. — Era composto di due banchi ; „Banco verso il mare, cao verso San Giacomo“ e „Banco San Michele, cao verso San Francesco“. — I cittadini ed i popolani trattavano le cose loro in adunanze dette ; „Colloqui“ ed uuiti si nominavano „1’ Università dei Cittadini e Popolo“. — Inoltre, raccoglievansi gli abitanti in città, nelle quattro Confraternite vestite di cappa; Santo Spirito, San Marco, San Giovanni e Santa Maria di Vaiverde, con a capo un procuratore e giudice. — I contadini avevano le adunanze dei capifamiglia, dette ; „Possobe“. Nel Palazzo del Conte, ora erariale, sul parapetto della cisterna, nel cortile interno, trovasi 1’ arme dei veneti Douà. — In una nicchia dello stesso palazzo, rimpetto la sagrestìa della cattedrale, vedesi una statua colla scritta ; „Benevolentia — Grati Populi — Posuit“ eretta ad onore del Conte e Capitano Nicolò Marcello (1609-1611). — Sopra una scala interna del palazzo, trovasi lo stemma bandato dal Conte Vittorio Moro-sini, colla data: MDCXXI. — Sulla porta presso la gradinata, che dalla