— 24 — Per quanto concerne le fonti più antiche si notino; la c. d. Cronaca slava (libellum gothorum, quod latine Sclavorum dicitur regnum), dopo il sec. VII, adoperata dal prete Diocleate per la sua storia : ,,Presbyteri Diocleatis regnum Slavorum". *) Verso la metà del sec. XIII, Tommaso Arcidiacono di Spalato (1200—1268) scrisse — come fu già detto — la Storia della Diocesi di Salona e Spalato (,,Tomae Archidiaconi Spalatensis : Historia Salonitana“) di contenuto in massima parte di storia ecclesiastica, ma che resta sempre la fonte storica nazionale la più antica, e la più sicura, anche per la storia comunale e politica della Dalmazia, di massima importanza, scritta da un dalmata. Inoltre : Costantino Porfirogenito (verso il 950) ,,de administrando imperio“. Un archivio profondo ed inesauribile, costituiscono le pubblicazioni del D.r Francesco Racki di Zagabria. Per lo studio delle fonti V : il suo „Knjizevnik“ dell’anno 1864 e: „Scriptores rerum chroaticarum“, avanti il sec. XII (Rad Jugoslav. akademije Voi. 51, anno 1880). Vecchi raccoglitori di patrie memorie furono : il Lucio ed il Parlati; poi il Ciccarelli, Simeone Ljubavac, il Ponte, il Ferrari-Cupilli, il Ljubic, e tanti altri, che vengono citati nel corso del presente lavoro. Però, il grande Codice, che potrebbe chiamarsi : le pandette della storia antica, per quanto concerne il periodo croato, devesi al D.r Racki: „Documenta historiae chroaticae periodimi antiquam illustrantia“ edidit academia scientiarum et artium Slavorum meridionalium, Zagrabiae 1877 (Monumenta spectantia historiam Slavorum meridionalium, Volumen 7). Inoltre, del Racki: Rad XXIV—XCIX. I documenti, posteriormente scoperti, farono stampati nelle „Starine jugoslav. akademije“. Libro 12, col titolo: „Novo nadjeni spomeuici iz IX i XI Vieka“ etc. pubblicati dai : Dr. Fr. Miklosic e D.r Fr. Racki. Si consultano anche con profitto le opere seguenti : D.r Ditmmler Ernst: Über die älteste Geschichte der Slaven in Dalmatien (549—928) — pubblicato nei Sitzungsberichte der philosophischhistorischen Classe der kaiserlichen Akademie der Wissenschaften in Wien (XX. Band, Jahrgang 1856, Heft I — III). Per le fonti dal XIII sec. in poi, si noti Micha Madius de Barbazanis, da Spalato: „Historiae de gestis romanorum imperatorum et summorum pon-tificum“ (V. Lucio „De Regno Dalmatiae et Croatiae“ — pag. 370—381). Dopo questa escursione nel campo della letteratura e bibliografia (ricavata iu parte („Prilozi“ — pag. 303—318) dall’opera: ,,Povjest Hrvata" *) Di questa cronaca, esiste una vecchia versione croata, dal titolo: „Hrvatska Kronika“. Am-bidue le Cronache (l'originale latino e la traduzione croata) vennero pubblicate nell’ anno 1874, a Porto Re (Kraljevica) dal D.r Ivan Crncic: „Popa Dukljanina ljetopis po latinsku i toga nekoliko i jo5 neSto po lirvatsku“.